
A sinistra Paolo Fugiani, figlio dell'anziana morta. A destra, il sindaco di Cerreto d'Esi David Grillini
Cerreto d’Esi (Ancona), 30 giugno 2025 – Tre morsi profondi lasciati da un grosso ratto, che hanno sfigurato e insanguinato il volto di una donna di 98 anni, Vilma Rabarbari, mentre stava dormendo nella Rsa di Palazzo Refi, nel centro di Cerreto d’Esi (Ancona), dove è ospite da un paio di anni.
L’anziana, affetta da problemi di demenza, è stata attaccata dal roditore verso le 3 della notte tra giovedì e venerdì, prima di essere trasferita, tre ore dopo, al pronto soccorso dell’ospedale Profili di Fabriano, dove tuttora è ricoverata.
A darne notizia è suo figlio, il 72enne Paolo Fugiani, che attacca il Comune perché, a suo dire, le condizioni sanitarie non sarebbero ottimali. "La struttura si trova in un palazzo vecchio, sulle finestre i piccioni lasciano escrementi, così come i gatti nel cortile – esordisce –. Per di più non ci sono né le zanzariere, né l’aria condizionata. Gli operatori sono costretti ad aprire le finestre e così può entrare di tutto".
"Il trattamento riservato a mia madre è sempre stato ottimo, più di una volta ho visto gli operatori medicarla correttamente, e ogni notte fanno i controlli di routine – aggiunge Fugiani –. La responsabilità è di chi gestisce l’appalto e della pubblica amministrazione. Ho saputo da alcuni lavoratori della struttura che non è la prima volta che alcuni topi riescono a entrare nelle stanze della Rsa, nonostante in passato siano state fatte diverse derattizzazioni. Evidentemente non sono state efficaci".
Vilma Rabarbari è la prima sfortunata a essere stata morsa da un ratto, e suo figlio è una furia. "Non si può pagare un servizio che poi non funziona – tuona –, per questo ho intenzione di fare causa al Comune tramite il mio avvocato (Maurizio Diociaiuti, ndr), che due mesi fa ha completato le procedure per farmi diventare amministratore di sostegno di mia madre. È inaccettabile anche sapere che dopo averla morsa, il roditore sia rimasto sotto le coperte di Vilma fino a quando l’operatrice sanitaria ha abbassato le lenzuola per pulirla".
In particolare, la donna è stata morsa sull’arcata sopraccigliare sinistra e poco più sotto, sullo zigomo, oltre che nello spazio tra la parotide e la mascella destra. Dopo l’accaduto, "sono stato contattato alle sei del mattino da un’operatrice, che mi diceva di avere trovato mia madre con del sangue sull’occhio – racconta ancora Fugiani –, poi il direttore della struttura è arrivato a Cerreto da Osimo, dove vive, per verificare l’accaduto e farmi pubblicamente le scuse".
Il topo che ha morso l’anziana "dovrebbe essere salito da una grondaia sul tetto, poi entrato da una finestra nella stanza, riuscendo infine ad arrivare nel letto di mia madre, che si trova nei pressi della finestra. Forse è stato attratto dal sondino che la alimenta, dato che il cibo è ricco di zuccheri".
La vicenda, ora, potrebbe finire anche all’attenzione della magistratura. Dalla Rsa nessuno vuole rilasciare dichiarazioni, mentre il sindaco di Cerreto d’Esi, David Grillini, ci mette la faccia.
"È un fatto increscioso, che stiamo approfondendo affinché siano stabilite eventuali responsabilità – le sue parole –. Possiamo garantire che il Comune esegue periodicamente e al bisogno le operazioni di derattizzazione, seguendo una programmazione stabilita. Le nostre strutture sono sempre state un esempio di igiene e professionalità".