Morto a Jesi Franco ‘Zizzo’ Morici, recitò anche con Totò e Sordi

Aveva 87 anni. Ha riempito il Pergolesi con le sue commedie dialettali. Allenò anche la Jesina

Franco ‘Zizzo’ Morici aveva 87 anni

Franco ‘Zizzo’ Morici aveva 87 anni

Jesi, 27 gennaio 2023 – “Per la mia città, che amo, ho avuto il piacere di fare qualcosa di unico e speciale: ho recitato la jesinità. E questo mi riempie il cuore". In questa frase il testamento Morale di Franco Morici, per gli jesini "Zizzo" , morto ieri all’età di 87 anni all’ospedale Carlo Urbani. Professore di educazione fisica all’Istituto "Cuppari" di Jesi, è stato attore e ha recitato persino con Totò, Alberto Sordi e Franco e Ciccio.

A diffondere la tragica notizia, sui social una delle figlie, Gioia: "Questa mattina mio padre, Franco Morici (detto "Zizzo"), ha lasciato questo mondo per riabbracciare la sua adorata mamma, Caterina, e gli amici che lo hanno preceduto, costantemente nel suo cuore fino alla fine. Finché ha potuto ha chiesto notizie della sua amata città, Jesi, dei suoi ex alunni e di quanti lo conoscevano, raccomandandosi con tenerezza: ’Salutami tutti’". Diplomato all’Accademia di arte drammatica di Roma, ha avuto tra i suoi maestri Andrea Camilleri. Tante presenze in film importanti tra cui "Totòtruffa 62" con il principe delle risate e "Tutti a casa" con Alberto Sordi. "Sono stato fin da ragazzo un animale da palcoscenico – diceva Zizzo - e riuscivo a strappare una risata persino al burbero Camilleri che, nelle pause tra una lezione e l’altra, mi stuzzicava: "Marchigiano vieni qua, pensaci tu, adesso facci ridere". E io non mi facevo pregare e cantavo gli stornelli in dialetto: "Oggi n’ettaro de tèra costa più de ‘na miniera…".

Poi un aneddoto di Alberto Sordi: "A un certo punto il regista, Comencini, ci ha spiegato che dovevamo girare una scena sotto a un tunnel in cui uno di noi doveva fare una grossa pernacchia a Sordi. Ci ha chiesto: "Chi la sa fare?". Capirai, io so’ de giù San Pietro, non so’ fa’ le pernacchie?! Ho detto subito: ‘Io! io!’". Zizzo, poeta dialettale, e già negli anni Settanta riempiva il Teatro Pergolesi per portare in scena commedie dialettali insieme all’inseparabile amico e regista Lello Longhi. È stato anche allenatore della prima squadra della Jesina nella stagione 1975-76 in serie D. Ha allenato generazioni di calciatori.

Sabato 28 gennaio alle 15,30 nella chiesa di San Pietro Martire l’ultimo saluto. "Se ne va un autentico interprete della jesinità - lo ricorda il sindaco Lorenzo Fiordelmondo -. Ci resterà il suo sorriso, le risate che ci ha regalato a teatro, quel forte amore per la sua città e per le sue tradizioni che lo rendono a suo modo un limpido protagonista della storia di Jesi".