Morto per overdose Ancona, c’è un indagato. "E' il pusher che ha venduto l'eroina killer"

Un giovane di 45 anni cessò di vivere dopo tre giorni di agonia. Nel mirino dei pm un milanese di 53 anni

I bagni pubblici di piazza d’Armi dove il ragazzo venne trovato già gravissimo

I bagni pubblici di piazza d’Armi dove il ragazzo venne trovato già gravissimo

Ancona, 18 settembre 2019 - Ucciso dalla droga dopo gli effetti di una overdose che lo aveva colpito nei bagni pubblici di piazza d’Armi: c’è un indagato sulla morte di Andrea F., il 45enne deceduto l’8 gennaio scorso in ospedale dopo tre giorni di agonia. E’ un 53enne originario di Milano ma residente da anni ad Ancona accusato di cessione di sostanza stupefacente e morte come conseguenza di altro reato.

Per la Procura, che inizialmente aveva aperto un fascicolo contro ignoti, sarebbe stato il pusher che gli ha ceduto la dose di eroina che poi lo ha portato a morire. Sul corpo del 45enne il pm Valentina Bavai aveva disposto l’autopsia eseguita dal medico legale Adriano Tagliabracci.

L'esame autoptico ha chiarito alla magistratura che a causare la morte dell’uomo sia stata proprio la sostanza stupefacente le cui tracce sono state rinvenute nel corso dell’accertamento. Nei giorni scorsi sono state chiuse le indagini e l’atto è già stato notificato anche all’unico indagato che avrà tempo di presentare una eventuale memoria difensiva tramite il proprio legale o chiedere di essere ascoltato dal pubblico ministero prima di una eventuale richiesta di rinvio a giudizio. A portare la Procura ad indagare il 53enne sono state le indagini effettuate dalla polizia dopo il ritrovamento del 45enne in condizioni disperate nei bagni pubblici.

Era il 5 gennaio, di pomeriggio, quando qualcuno aveva chiamato il 118 segnalando una persona in difficoltà dentro la toilette. A farla sarebbero stati degli amici che erano con lui e che avrebbero assunto la stessa sostanza. Sul posto era arrivata l’automedica e il personale sanitario aveva rianimato il 45enne, trovato privo di sensi e in condizioni già disperate, con le manovre di soccorso. Poi la corsa in ospedale in ambulanza fino a Torrette dove era stato ricoverato in prognosi riservata nella clinica di Rianimazione. Lì il paziente era rimasto per tre giorni, in coma, senza più riprendersi.

Poi la morte, avvenuta l’8 gennaio, per le gravi condizioni in cui versava. Raccolte alcune testimonianze vicine all’ambiente delle amicizie frequentate dal 45enne, molto conosciuto ad Ancona e Falconara, la polizia era risalita ad un nome, quello del pusher che poco prima di raggiungere i bagni pubblici in piazza d’Armi lo avrebbe rifornito dell’eroina in piazza Ugo Bassi. Una dose killer che avrebbero assunto anche altri tossicodipendenti che erano con la vittima quel giorno ma che non ebbero però conseguenze.

I familiari dell’uomo, con un gesto di grande generosità, avevano acconsentito alla donazione degli organi dopo che i medici della Rianimazione di Torrette avevano constatato la morte cerebrale del 45enne.