
Se le frazioni hanno avuto più attenzioni è anche merito suo. Le battaglie le ha iniziate dalla sua Sappanico, dopo il crollo dei ruderi attorno alla sua abitazione. "Fate qualcosa – diceva, spronando l’amministrazione comunale – io qui ci vivo con mio figlio". Nel suo cammino ha trovato la spalla di un amico e insieme hanno dato vita all’associazione Anti Degrado. Sognava una città diversa, migliore, più decorosa anche laddove non ci sono corsi e vetrine di negozi. Quelle battaglie Paolo Baggetta le ha vinte quasi tutte. Molte sono ancora in corso.
Avrebbe voluto vincere anche la più dura, quella per una malattia che all’alba di ieri non gli ha lasciato scampo. Baggetta se ne è andato all’età di 63 anni, lasciando un figlio, Angelo, a cui era legatissimo. Presidente dell’associazione Anti Degrado aveva dato voce alle frazioni con manifestazioni, blocchi del traffico, striscioni che segnavano la parola "abbandonati" e disegni come quelli di pinocchio per rappresentare le mancate promesse del Comune che si sono succedute negli anni. Ad iniziare proprio dai ruderi, che sono ancora attorno alla sua casa. Da 12 anni il Comune non è stato in grado di far bonificare ai proprietari quel pezzo di terra dove regnano solo recinzioni e degrado. Eppure ci sono state ben tre ordinanze per far ripristinare i luoghi. Una vittoria però Baggetta l’ha avuto sui ruderi, almeno su quello di proprietà comunale. E’ stato abbattuto, dopo anni, e oggi c’è un parcheggio molto utili ai residenti. Se quel parcheggio esiste è proprio grazie a Baggetta. La notizia ieri si è diffusa velocemente tra le frazioni lasciando una grande amarezza tra i residenti. Anche da qualche politico sono arrivate parole di cordoglio ai familiari. Una perdita che ha segnato soprattutto uno dei suoi amici più stretti con cui ha condiviso le battaglie per il decoro. "E’ stato un amico, un padre – lo ricorda Fabio Mecarelli, portavoce dell’associazione Anti Degrado -. la nostra amicizia è nata per caso. Nemmeno ci salutavamo e un giorno è venuto a bussare alla mia porta per dirmi se lo aiutavo nella battaglia contro il degrado di Sappanico. Da lì è nato un dialogo continuo, è nata l’associazione che rispecchia il suo carattere, essere vicino agli altri, alle esigente altrui, alla collettività. Paolo era questo lui, voleva bene a tutti. Avevamo gli stessi ideali e valori. Lascia un grande vuoto a me e anche alla città di Ancona perché con lui siamo riusciti dove nessun altro è riuscito, come realizzare il parcheggio a Sappanico. E’ riuscito a dare anche dei simboli a Sappanico, la Befana, Babbo Natale, l’albero della speranza, tutte iniziative che saranno mantenute. L’associazione continuerà ad esserci con lui presidente onorario e crescerà sempre di più. E’ quello che voleva ed è quello che faremo". Baggetta era originario di Delianuova, in provincia di Reggio Calabria, era un idraulico ora in pensione. Il funerale si terrà domani nella chiesa di Sappanico, alle 16. No fiori ma una colletta per aiutare i familiari sono le volontà espresse dalla famiglia.