Ancona, morto a 34 anni colpito dalla cima spezzata

La tragedia è avvenuta all'alba. La vittima, Luca Rizzeri, stava assistendo al carico e scaricodi una nave. Residente in città e padre di due figli

Il luogo della tragedia e una delle cime

Il luogo della tragedia e una delle cime

Ancona, 10 giugno 2019 - Tragedia all'alba di stamattina al porto di Ancona. Un agente marittimo, Luca Rizzeri originario di Pavia, padre di due bambini (FOTO), è morto dopo essere stato colpito al collo dalla cima di una nave appena arrivata. Erano quasi le 6,30. La rottura della corda ha prodotto l'effetto di una frustata e non gli ha dato scampo. La reazione della cima, purtroppo è finita proprio alla base del capo colpendolo in maniera violentissima.

Per il dipendente dell'agenzia che stava assistendo al carico e scarico della merce, che avrebbe compiuto 34 anni il 13 giugno e che risiede ad Ancona, non c'è stato scampo, l'uomo è morto sul colpo. Immediato l'allarme da parte dei colleghi, sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, ma ogni tentativo rianimatorio è stato inutile. Poco dopo allo scalo oltre il varco doganale, alla banchina 23, è arrivato anche il magistrato inquirente, oltre al personale della capitaneria di porto. Sulla banchina anche l'ammiraglio Moretti, comandante del porto. 

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Il cavo di fibra sintetica era stato appena fissato alla bitta sul molo del porto di Ancona quando si è spezzato a metà, colpendo sul collo e uccidendo sul colpo l'agente marittimo. La vittima stava seguendo da terra con un collega, sulla banchina 23, le operazione di carico/scarico su una portacontainer battente bandiera portoghese, quando il cavo si è spezzato e la frustata lo ha investito.

I militari della capitaneria di porto hanno posto sotto sequestro il cavo che era stato appena fissato da due squadre di ormeggiatori composta da quattro persone; e stanno sentendo le persone presenti, comprese quelle a bordo della portacontainer, per ricostruire la dinamica dell'incidente e accertarne le cause. È in fase di valutazione l'eventuale sequestro di altre attrezzature. Sull'episodio il pm Rosario Lioniello ha aperto un fascicolo per l'ipotesi di omicidio colposo.

"Con profondo dolore e costernazione ho appreso della morte del giovane agente marittimo stamane al porto di Ancona". Lo scrive la sindaca Valeria Mancinelli in merito all'incidente avvenuto alla banchina 23 del porto. "Questa tragedia tocca da vicino tutti noi e ci lascia senza fiato: il porto è il luogo dove operano, lavorano e si incrociano migliaia di persone e merci, un luogo dove l'impegno e la fatica sono costanti; ma anche la soddisfazione e l'ottimismo per una realtà viva, che funziona, che dà lavoro a tante famiglie e che permette ad altrettante di spostarsi, viaggiare e andare in vacanza. Incidenti come questi non dovrebbero mai succedere, - osserva la sindaca - perché distruggono vite umane e perché sconvolgono una grande e bella famiglia come quella portuale: nei prossimi giorni le indagini faranno il loro corso e verranno accertate le eventuali responsabilità, in questo momento però - scrive ancora Mancinelli - a prevalere è il dolore sincero per una giovane vita spezzata, e per la sua famiglia, in particolare alla moglie e ai loro due bambini piccoli. È a loro che l'Amministrazione e la città tutta si stringe, - conclude - mentre il porto si ferma per onorare uno dei suoi figli più sfortunati" .

Domani intanto è stato indetto un sit in davanti alla sede dell'autorità portuale dalle 11 alle 12. "In seguito all'infortunio mortale - si legge in una nota -  le confederazioni di Cgil, Cisl e Uil e la Filt Cgil, Fit Cisl e la Uiltrasporti si fermeranno per 1 ora di sciopero. La somma che sarà raccolta da questa ora di sciopero verrà devoluta alla famiglia della vittima".