MARINA VERDENELLI
Cronaca

Ancona: morto durante lo stage, svolta nell’inchiesta

Un anno fa esatto la tragedia di Giuseppe Lenoci: notificato l’avviso di chiusura indagini al 38enne al volante del furgone

A destra, Giuseppe Lenoci

A destra, Giuseppe Lenoci

Ancona, 14 febbraio 2023 – Morto durante lo stage, la Procura di Ancona ha chiuso le indagini sull’incidente stradale che esattamente un anno fa costò la vita allo studente Giuseppe Lenoci, 16 anni, di Monte Urano.

Il 415 bis è stato notificato proprio ieri all’indagato, un 38enne, collega nella stessa ditta dove il giovanissimo faceva lo stage formativo per l’alternanza scuola-lavoro.

L’accusa, già formulata subito dopo i fatti, con l’apertura di un fascicolo da parte della pm Serena Bizzarri, è rimasta quella per omicidio stradale. L’operaio è a un passo dal processo. Quella mattina c’era infatti il 38enne al volante del furgone Ford Transit, dipendente di una ditta di termoidraulica di Fermo, che finì fuori strada causando la morte dello studente.

Il 16enne si trovava seduto sul posto del passeggero quando il furgone, in via Fornace, a Serra de’ Conti, uscì dalla sede stradale imboccando un fosso in discesa per finire poi la corsa contro un albero. Lo studente morì sul colpo. Il conducente invece fu sbalzato fuori dall’abitacolo del mezzo prima che questo si schiantò contro il tronco di una pianta.

L’indagato aveva sostenuto che aveva sterzato per evitare un veicolo che aveva invaso la sede stradale e che stava per venirgli addosso. Per evitare il frontale avrebbe quindi stretto la strada alla sua destra finendo poi nel campo. Difeso dall’avvocato Igor Giostra l’indagato potrà chiedere ora di essere sentito o presentare una memoria difensiva.

Dopo l’incidente mortale era emerso che lo studente non si sarebbe dovuto trovare a bordo di quel mezzo quella mattina. A sollevare il dubbio erano stai gli stessi familiari del giovane, secondo i quali quel lunedì maledetto Giuseppe aveva sostituito un dipendente dell’azienda che si era reso indisponibile. I carabinieri avevano acquisito la documentazione in possesso alla ditta dove il 16enne faceva lo stage, e avevano ascoltato i responsabili dell’azienda come persone informate sui fatti.

Quella mattina il minorenne era diretto con il dipendente ad effettuare un lavoro in zona, fuori dalla sua provincia di residenza. Studente del centro di formazione Artigianelli, con sede a Fermo, lo stage era previsto proprio ai fini didattici e a fine anno si sarebbe diplomato per diventare un operaio specializzato in termoidraulica.

Nella ditta fermana stava facendo formazione ed era benvoluto da tutti. Sul furgone finito fuori strada la Procura aveva disposto una perizia tecnica per capire se le condizioni del mezzo potrebbero aver inciso sulle cause dell’incidente.

La difesa dell’indagato dovrà prendere visione anche di quella. I familiari del giovane ancora oggi non hanno saputo perché il figlio si trovasse a 120 chilometri da casa quando la sede dello stage era a Fermo e se poteva salire a bordo di quel furgone per raggiungere l’anconetano. Oggi, a Monte Urano, il paese del 16enne, si riunirà in preghiera con la famiglia di Giuseppe per dare vita ad una fiaccolata che tenga alta l’attenzione su quanto accaduto un anno fa. L’appuntamento è alle 17.