
Movida molesta, multato anche il dj del locale
Musica con dj e musicisti ad alto volume in centro, i poliziotti irrompono alla festa silenziano il dj e poi denunciano lui e il titolare del locale.
È avvenuto venerdì sera in centro storico e martedì personale delle volanti, al termine dell’attività investigativa ha denunciato in stato di libertà il titolare 55enne e il dj, 39enne, per il reato di disturbo al riposo delle persone in concorso. Tutto è nato da alcune segnalazioni per musica alto volume arrivate alla sala operativa del commissariato da parte di residenti che riferivano di essere costretti a far uso di sonniferi per prendere sonno. Intorno alle 23 un equipaggio volante si è recato nel locale del centro storico jesino da cui veniva la musica, poco distante da piazza della Repubblica.
Fuori diversi tavoli e avventori che si stavano divertendo a ritmo di musica. Già a circa cento metri di distanza, gli agenti hanno sentito la musica ad altissimo volume. Un intrattenimento pari a quello di una discoteca secondo gli inquirenti. Giunti sul posto gli agenti del commissariato hanno verificato la presenza di un deejay con strumentazione comprensiva di casse per la diffusione musicale. Contattato il titolare, i poliziotti lo hanno diffidato ad abbassare subito il volume, evitando il fastidioso ed assordante rumore che aveva portato alla protesta dei residenti al numero unico di emergenza 112. Dopo alcuni tentativi, il titolare ha provveduto ad abbassare i decibel come richiesto. Secondo la ricostruzione degli inquirenti il titolare del locale e in particolare il deejay, nonostante l’evidenza oggettiva dei riscontri, avrebbe stigmatizzato l’operato della pattuglia.
Pertanto, espletati gli opportuni accertamenti, nella giornata di martedì il commissariato ha proceduto a denunciare il titolare del locale e il deejay che, nonostante l’evidenza oggettiva dei riscontri, ha stigmatizzava l’operato della pattuglia. "Nei pubblici esercizi - evidenzia il nuovo dirigente del commissariato vice questore Paolo Arena - l’intrattenimento musicale, o piano bar o diffusione sonora, deve essere qualcosa di accessorio, complementare e secondario rispetto all’attività primaria di somministrazione alimenti e bevande. In caso contrario, i locali diverrebbero vere e proprie discoteche per la cui apertura occorrono, invece, specifiche autorizzazioni e verifiche volte a garantire la sicurezza degli avventori. Gli interessi dei commercianti, vanno sempre contemperati col legittimo diritto al riposo rivendicato dai residenti. I controlli continueranno".