Muore a due anni nel sonno: forse un rigurgito

Monte San Vito, a scoprirlo la mamma che pensava stesse ancora dormendo. Inutili i soccorsi giunti a casa subito dopo l’allarme

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Va in cameretta e scopre che suo figlio non respira più: un colpo al cuore incredibile per una mamma che abita in centro a Monte San Vito.

A rompere il silenzio del piccolo borgo, ieri mattina, le sirene del 118: una corsa disperata nell’abitazione di Largo Procaccini, fino al quinto pianto, ma ormai per il bimbo di due anni non c’era proprio più nulla da fare. Uno strazio indicibile per la mamma, di origini rumene convinta che il piccolo stesse dormendo e la sorellina più grande di cinque anni che ha scoperto di non avere più il suo adorato fratellino. Sarà l’autopsia a spiegare cosa sia accaduto nella notte e nella mattinata dell’Immacolata in quell’abitazione, da quanto è trapelato però il piccolo, nato all’estero ma da diversi mesi a Monte San Vito, già dalla sera precedente aveva febbre alta e vomito.

Potrebbe essergli stato fatale proprio un rigurgito inalato nella notte o nella prima mattinata mentre dormiva nel lettino. Potrebbe essere stato soffocato dal suo stesso rigurgito. L’allarme è scattato attorno alle 8 quando la mamma chinandosi sul lettino per controllare come stesse il figlio, avrebbe scoperto che era esanime. Avrebbe provato a scuoterlo, ma ormai era troppo tardi, piombando in un dolore difficile da sostenere. Sul posto poco dopo sono arrivate a sirene spiegate l’automedica, l’ambulanza della croce Gialla di Chiaravalle e i carabinieri, in particolare il Nucleo Radiomobile e i militari della stazione di Monte San Vito. Uno choc incredibile anche per i vicini increduli per quanto accaduto nella porta accanto. Si tratterebbe di una tragica fatalità. Ma soltanto l’autopsia sul piccolo corpicino, disposta dall’autorità giudiziaria, potrà chiarire le cause del decesso che comunque, secondo quanti trapela dagli inquirenti che conducono nel più stretto riserbo le indagini, sarebbero naturali.

Restano tutte da chiarire le cause di quella febbre alta con episodi di rigurgito e le motivazioni per cui il piccolo non sia riuscito ad alzarsi. La salma ieri è stata trasferita dall’agenzia funebre Santarelli all’ospedale regionale di Torrette dove nelle prossime ore sarà effettuata l’autopsia. Una tragedia che ha colpito i monsanvitesi nonostante la famiglia non fosse così conosciuta in paese. Dell’accaduto ieri mattina è stato informato anche il sindaco Thomas Cillo. Raggiunto dalla tragica notizia mentre era al lavoro, è rimasto incredulo e addolorato per quanto accaduto.

Sara Ferreri