ANDREA MASSARO
Cronaca

Muore Rosy e resta per quattro giorni senza una sepoltura

Rosanna, 81 anni, era la mascotte del quartiere Posatora. Se n’è andata tra sabato e domenica, ma non avendo parenti solo il Comune poteva occuparsi dei funerali. Il pressing della gente ha avuto la meglio

Rosanna Rosi, 81 anni: a Posatora tutti le volevano bene

Rosanna Rosi, 81 anni: a Posatora tutti le volevano bene

Ancona, 22 maggio 2025 – Sola nella vita, sola nella morte. Il destino di Rosanna Rosi era evidentemente scritto. Abbandonata da quando era bambina, nessun familiare che l’abbia mai reclamata, le voci mai confermate di una presunta sorella a Roma: è morta nella notte tra sabato e domenica nella residenza per anziani Zaffiro, a Posatora. Il quartiere che l’ha accolta come una figlia, che le ha voluto bene e a cui lei ha dimostrato tutto il suo affetto.

“Aveva un sorriso per tutti, specie per i bambini”. Rosanna, nonostante le amarezze della vita, non aveva mai perso la voglia di sorridere. Ma quando è morta si è ritrovata improvvisamente sola. E’ rimasta quattro giorni distesa su un lettino allestito in una stanzetta della casa Zaffiro. Gli operatori si sono prodigati in tutti i modi. L’hanno accudita fino alla fine, le hanno trovato una stanza in cui potesse riposare. Ma essendo completamente sola e non avendo nessuno che si potesse occupare di lei, sarebbe dovuto entrare in scena obbligatoriamente il Comune per darle una degna sepoltura.

Da sabato a notte ieri mattina, però, nulla si è mosso. La gente del quartiere si è stretta attorno a Rosanna, ha preso a cuore la sua storia. Al bar Memo le titolari hanno avviato una raccolta fondi per devolvere offerte ai bambini oncologici del Salesi in memoria di Rosy. La parrucchiera del quartiere si è prodigata insieme ad altra gente di Posatora per sollecitare il Comune a intervenire. Dopo la colletta e il pressing, alla fine ieri mattina la situazione pare essersi finalmente sbloccata. Rosy avrà una sepoltura come merita, in un cimitero cittadino, dove riposerà per sempre. Il funerale verrà celebrato allo Zaffiro, l’ultima struttura che l’ha accolta.

Rosanna era diventata negli anni la “mascotte” di Posatora. Tutti sapevano, anche solo per sentito dire, che alloggiava allo Zaffiro e che aveva avuto una vita burrascosa. Ma nessuno ha mai saputo veramente la verità. Eppure le volevano tutti un gran bene.

Nel momento della morte, Posatora ha avuto un moto di solidarietà enorme. La gente si è data da fare, si è stretta attorno a questa donna che da quando era bambina è passata da una casa d’accoglienza all’altra. Prima dello Zaffiro era stata alla struttura del Crass, al Piano. Non ha mai conosciuto i genitori, non ha mai saputo se avesse dei parenti in vita. Sola, tutta la vita, ma capace di donare il suo cuore a un quartiere che non la dimenticherà.