Muore una 14enne: due medici a processo ma c’è la prescrizione

Dopo sette anni si conclude così la storia di una ragazzina affetta da una malattia rara che era stata ricoverata al Profili

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Due medici sotto inchiesta per sei anni per la morte di una 14enne affetta da una malattia rara, poi due anni sotto processo e ora la sentenza "non luogo a procedere per sopraggiunta prescrizione del reato". Si è chiusa così ieri la vicenda di una famiglia di tunisini che vivono a Cerreto d’Esi e che il 14 luglio del 2012 persero la figlia, affetta da Les, lupus eritematoso sistemico, una malattia rara causata da una alterazione del sistema immunitario. La ragazzina, inizialmente portata all’ospedale Profili di Fabriano, morì sei giorni dopo al Salesi di Ancona. Per l’avvocato della famiglia, Maria Squillaci, la prescrizione è imputabile ai rinvii dell’udienza durante il Covid ma il giudice Francesca Grassi ieri ha stabilito che il reato si sarebbe prescritto ugualmente e la sospensione dei termini processuali non era rilevante. La famiglia potrà decidere se proseguire adesso con una causa civile. I due medici, un uomo e una donna, difesi dall’avvocato Marina Magistrelli, erano stati accusati di omicidio colposo. Al Profili la 14enne era arrivata direttamente dalla Tunisia, dove si trovava in viaggio con la madre. La minore era affetta dalla Les dal 2010. Dopo 5 giorni era stato disposto il trasferimento al Salesi di Ancona dove la tunisina morì quattro ore dopo il suo arrivo. La famiglia ha sempre sostenuto che si poteva salvare se gli accertamenti fossero stati corretti trasferendo la 14enne in un centro specializzato. Per la difesa non c’erano profili di responsabilità per la condotta dei medici. La vicenda all’epoca portò in tribunale anche i medici del Salesi ma per loro la Procura archiviò.

ma. ver.