Muse, "Tango per solidarietà" con un omaggio ad Astor Piazzolla

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Un ‘Tango per la solidarietà’ oggi (ore 19, ingresso libero) al ridotto delle Muse di Ancona. E’ questo il titolo del concerto organizzato dalla Fondazione Lorenzo Farinelli in collaborazione con il Comune. L’obiettivo è presentare al pubblico un particolare evento dedicato ad Astor Piazzolla, impreziosito dalla presenza di concertisti provenienti da tutta Italia.

Il concerto servirà a raccogliere fondi a favore della ricerca medico scientifica, scopo prioritario della Fondazione. I nomi di coloro che si esibiranno sono una garanzia di qualità, in quanto musicisti di livello assoluto. Si potrebbe citare l’anconetano Massimo Agostinelli, brillante e attivo chitarrista da vari decenni, e Andrea Zampini, bravo organizzatore ed esecutore di chitarra. E si potrebe continuare parlando della flautista siracusana Nelly Italia, che si esibirà in duo con il chitarrista Maurizio Agrò, e il duo chitarristico di Catania formato da Gloria Pafumi e Agatino Scuderi.

Tutti nomi importanti che renderanno omaggio al compositore argentino e ad altri noti musicisti sudamericani. Durante il concerto saranno spiegate le finalità della Fondazione e saranno curate le note al programma. Piazzolla, bandoneonista e compositore, partendo dalla musica popolare argentina, ossia il Tango, ha sin dalla seconda metà degli anni Cinquanta innestato così tanto elementi di jazz e classica da provocare nel tradizionale Tango una rivoluzione tanto profonda che solo dopo che è scomparso (1992) in Argentina c’è stato finalmente un apprezzamento del suo genio. Infatti Piazzolla fu osteggiato e ripudiato sin dall’inizio e per decenni, tuttavia i suoi compatrioti sono giunti nel 2008 a intitolargli l’aeroporto internazionale di Mar del Plata. Piazzolla ha realizzato moltissimi brani con caratteristiche uniche, giacché sulle fondamenta del Tango ha spesso edificato complesse strutture contrappuntistiche, tra classica e jazz, di solito mescolando superbamente il tutto. E’ noto che Piazzolla si innamorò del jazz, ascoltando tra gli altri Gerry Mulligan, e che studiò la musica classica, in special modo la forma della Fuga. Fattori che si ritrovano, a ben ascoltare, anche nei brani più semplici e accattivanti, quelli che lo resero famoso nel mondo, e anche da noi in Italia, come ‘Libertango’, ‘Oblivion’ e ‘Adios Nonino’.

r. m.