Nasce "Amiche e amici di Andrea" "Inorriditi dalla gogna che subisce"

Creato un gruppo Facebook a sostegno di Serrani, in poche ore ha avuto cinquecento adesioni "Solidali con la giornalista, un gesto da condannare, ma non è giusto fare di lui un capro espiatorio"

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di Sara Ferreri

In poche ore ha sfiorato quota 500 adesioni la pagina Facebook ‘Le amiche e gli amici di Andrea’, nato a sostegno di Andrea Serrani, accusato di violenza sessuale per la palpata alla giornalista tv Greta Beccaglia, una pagina formata da un gruppo di chiaravallesi che subito precisano: "Questo gruppo nasce perché siamo gli amici e le amiche di Andrea, contrari ad ogni forma di violenza sia nei confronti delle donne, dei bambini, degli uomini ed anche degli animali".

A gestirlo è Francesco Tosto e alcuni amici di Andrea che spiegano: "Ci teniamo a specificare che siamo solidali con la giornalista che ha subito ingiustificate umiliazioni da parte delle persone che uscivano dallo stadio e che il gesto di Andrea, compiuto stupidamente, può aver recato offesa alla stessa. Ma, in egual misura, siamo fortemente contrari ed inorriditi dalla gogna mediatica che si è costruita nei confronti dell’uomo e del suo stesso gesto. Telegiornali, talk show mattutini, pomeridiani e serali hanno fatto di Andrea il capro espiatorio per parlare di temi come violenza sessuale, sottomissione o umiliazione dell’uomo verso una donna. Si è parlato di un padre e di un lavoratore usando parole che riportano il pensiero ad un violentatore, a chi picchia una moglie o a chi uccide una fidanzata".

Poi entrando nel merito della questione gli amici spiegano: "Abbiamo visto tutti il gesto di Andrea, lo abbiamo subito disapprovato ma poi, noi che lo conosciamo, immediatamente abbiamo compreso che il suo gesto era privo di violenza, cattiveria o libido.

Non era una palpata, non c’è stata una leccata della mano".

Qualcuno ci ha letto un bacio. Lui davanti alle telecamere delle Iene ha dichiarato che voleva solo sbrigarsi a raggiungere l’auto e temeva di essere fermato per una intervista. In rete nei suoi confronti e nella pagina della sua trattoria ‘Il Ranocchiaro’ non mancano insulti e recensioni negative.

"Una nota positiva in tutta questa vicenda c’è – commenta dalla pagina Facebook Angela Vecchione – e cioè l’affetto e il sostegno che sta ricevendo Andrea Serrani da familiari, amici e conoscenti credo sia veramente unico e spero gli possa essere d’aiuto".

"Stiamo vedendo, ora per ora – aggiungono dal gruppo Facebook Giacomo Sampaolesi e Lara Falaschi - la distruzione della vita di un uomo che sta provando un rimorso immane, della sua famiglia e di una figlia, di un’attività professionale che porterà alla perdita di un lavoro dei suoi dipendenti.

E allora ci chiediamo: visto e considerato che è giusto comprendere l’umiliazione provata dalla giornalista, mettersi nei suoi panni e proteggerla, non sarebbe altrettanto giusto provare a comprendere Andrea e la sua vergogna per quel gesto che, seppur giudicabile e colpevole, non è stato compiuto da un uomo che oggi sembra essere diventato invece il mostro della violenza del sesso? Noi che conosciamo veramente Andrea -concludono - possiamo dire che è stato superficiale. Ha agito di impulso, inconsapevole di ciò che avrebbe provocato ma sicuramente non con l’intento di offendere, umiliare o violentare una donna".