Nascondeva un chilo di marijuana nella carrozzeria dell'auto: jesino arrestato

I poliziotti dopo aver seguito il 33enne hanno iniziato le perquisizioni: dentro il paraurti anteriore 11 involucri con la droga. A casa materiale per il confezionamento dello stupefacente

In azione la squadra mobile

In azione la squadra mobile

Jesi (Ancona), 19 aprile 2022 -Nella carrozzeria dell’auto nascondeva 11 grossi involucri di marijuana: 33enne arrestato dai poliziotti. Lo scorso week end di festività pasquali i poliziotti della Squadra Mobile dorica, assieme al personale del commissariato di Jesi, al culmine di una serrata attività investigativa, che aveva visto un giovane cittadino della provincia anconetana al centro di un’intensa attività di spaccio di droga, hanno eseguito nei suoi confronti una perquisizione personale estesa alla sua autovettura e domiciliare. Per diversi giorni gli agenti hanno seguito il giovane, cercando di capire con quale modalità riusciva a trasportare e celare la droga che successivamente spacciava ad Ancona. Appena intercettato, in prossimità di una fabbrica jesina, dove lavora saltuariamente, il giovane che stava per avviarsi a bordo della sua autovettura è stato fermato dai poliziotti. Si tratta di un italiano, classe 89’, con precedenti specifici per droga. Durante il controllo, il giovane ha subito mostrato chiari segni di insofferenza, confermando il sospetto degli operatori che potesse nascondere la droga. I poliziotti hanno perquisito il veicolo e individuato il singolare nascondiglio realizzato all’interno di un artigianale doppio fondo realizzato nel paraurti anteriore dell’auto, con accesso dal passaruote. Lì sotto c’erano undici grossi involucri di diversa forma e peso (circa un etto l’uno), complessivamente del peso di un chilo di marijuana. Oltre alla droga i poliziotti hanno rinvenuto nell’abitazione dello spacciatore, anche sostanza da taglio e materiale idoneo al confezionamento dello stupefacente confermando la fiorente attività di spaccio avviata. Visti i gravi indizi di colpevolezza, su disposizione del sostituto procuratore di turno , l’indagato è stato portato in carcere a Montacuto, a disposizione dell’autorità giudiziaria.