"Nato qui, emigrato presto Per i 90 anni riunisco tutti"

È la storia di Federico Bragoni, nato a Cerreto ma affermatosi in America: "Ho portato i miei parenti in Italia per il mio compleanno, è il regalo più grande"

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di Sara Ferreri

"Ho lasciato questa terra a 18 anni per lavorare cinque anni e mezzo nelle miniere del Belgio e per poi costruire una vita in America. Per i miei 90 anni sono voluto tornare dal Cunnecticut per far incontrare la componente fabrianese e quella americana della mia famiglia". A parlare è Federico Bragoni, classe 1932, nato a Cerreto d’Esi dove sono rimaste le sue radici ma dagli anni ’50 in America. Nei giorni scorsi con 40 suoi familiari americani, una trentina di adulti e 8 bambini, (ha cinque figli e numerosi nipoti), Bragoni è tornato nel Fabrianese. Ha soggiornato per una settimana nella villa relais Marchese del Grillo di Mario e Serena d’Alesio a Fabriano, assieme alla sua grande famiglia americana a cui ha sponsorizzato il viaggio e la ‘vacanza’ per mostrare da dove fosse partito. Ma anche e soprattutto per "riunire le due componenti della famiglia così lontane geograficamente". Per la festa di Federico che ha un fratello a Matelica e una sorella a Ravenna, sabato scorso all’agriturismo il Colle del Sole, era davvero riunita tutta la famiglia, circa un centinaio di persone compresi nipoti e bisnipoti. Federico da minatore costretto a "lavorare in spazi angusti di appena 50 centimetri per cinque anni e mezzo" come racconta lui stesso è volato a 22 anni in America, in cerca di maggiore fortuna. "Sono arrivato nel Connecticut – spiega - dopo alcuni amici che mi avevano preceduto di quattro mesi. Lì ho fatto l’operaio per 6 anni poi ho acquisito l’azienda che produceva parti meccaniche per gli aerei. Grazie ad una moglie fantastica originaria di Treviso e conosciuta in Belgio ma che purtroppo ho perso alcuni anni fa, ho portato avanti a lungo la fabbrica del Connecticut che aveva 205 operai, fino a venderla a mio cognato che ora sta continuando ad investire ed ha appena ricevuto un milione dal governo americano per fare il nuovo capannone". Federico, vedovo da alcuni anni ha avuto cinque figli negli Stati Uniti: ha costruito una vita e fortuna per se stesso e per i suoi cari ma ha sempre nel cuore l’Italia. " Ci tenevo molto a far conoscere alla mia famiglia americana questa terra ricca di cultura, fascino e ottima cucina. Una terra che ora sta soffrendo ma di cui parlo e parlerò sempre bene. Cosa ho chiesto per i 90 anni? Ho tutto, ma vedere la famiglia unita, far conoscere le due componenti proprio nella terra dove sono nato è il regalo più grande".