Inchiesta in ospedale, "Neonato morto per soffocamento"

Al vaglio della Procura le cartelle cliniche di Civitanova e Ancona

Infermieri all'ospedale (foto repertorio)

Infermieri all'ospedale (foto repertorio)

Ancona, 13 settembre 2016 - Sarebbe morto per una sindrome da soffocamento, stando alle cartelle cliniche, il bimbo appena nato partorito giovedì 8 settembre all’ospedale di Civitanova e poi trasferito d’urgenza all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona, dove il suo cuoricino ha smesso di battere circa 12 ore dopo, poco prima delle 10 del giorno successivo. Già i sanitari dell’ospedale civitanovese avevano evidenziato delle carenze di ossigenazione nel neonato e proprio per questo ne avevano disposto il trasferimento in una struttura specializzata.

Purtroppo nemmeno le cure dei medici dell’ospedale Salesi di Ancona sono riuscite a salvarlo. Ieri sul tavolo del pm Marco Pucilli, che sulla morte del piccino ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, sono arrivate le cartelle cliniche acquisite dall’ospedale di Civitanova e anche dall’ospedale pediatrico Salesi di Ancona.

Sarà l'autopsia a chiarire le cause della sindrome da soffocamento: il bambino, nato poco dopo le 14.30 di giovedì 8 settembre, è stato partorito dopo il taglio cesareo, quindi è da escludere che sia rimasto soffocato con il cordone ombelicale.

Subito dopo, a causa delle difficoltà respiratorie, era stato trasferito all’ospedale Salesi di Ancona, dove è morto il mattino successivo. Il medico legale dovrà accertare se il piccolo avesse delle malformazioni, oppure se sia stata un’altra la causa della morte, magari legata a imperizia dei sanitari che lo hanno seguito. Prima di disporre l’autopsia, il sostituto procuratore Pucilli dovrà anche analizzare la posizione di tutte le persone che hanno seguito il parto e le fasi successive, tanto a Civitanova quanto ad Ancona. L’esame autoptico sarà fissato una volta individuati eventuali indagati, che avranno così la possibilità di nominare un legale di fiducia e partecipare di conseguenza all’incidente probatorio con un loro consulente.

Nel frattempo la salma del bambino è stata posta sotto sequestro, circostanza che impedirà all’Asur e all’azienda Ospedali Riuniti di eseguire l’autopsia nell’ambito dell’indagine interna. Disperati i genitori del piccolino.

Per la madre, una 32enne italiana, si trattava del secondo figlio. L’autopsia potrebbe svolgersi già in giornata. Anche il pm Luigi Ortenzi, della Procura della Repubblica di Macerata, ha aperto un’inchiesta. Le magistrature di Ancona e di Macerata sono in contatto, in attesa che venga stabilito se in uno dei due nosocomi qualcosa sia andato storto.