Neonato morto per un’infezione, la verità dall’autopsia: aperta inchiesta

Il fascicolo della Procura è contro ignoti con l’ipotesi di responsabilità colposa in ambito sanitario. Trasferito da Macerata al Salesi

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Sul neonato morto all’ospedaleSalesi dopo una infezione il 29 luglio scorso, la Procura ha disposto l’autopsia e aperto un fascicolo contro ignoti per l’ipotesi di responsabilità colposa per morte in ambito sanitario. Il piccolo, deceduto dopo sei giorni di vita il 29 luglio, era nato prematuro all’ospedale di Macerata il 23 luglio (il tempo di fine gestazione della mamma era stato dato per il 26 agosto) e il giorno dopo, a causa di una infezione che persisteva era stato trasferito al "Salesi" di Ancona, con un quadro già critico, e ricoverato in Terapia Intensiva Neonatale. L’accertamento autoptico è iniziato nel pomeriggio di ieri all’ospedale di Torrette. Il pm Marco Pucilli ha affidato l’autopsia al medico legale Donatella Fedeli di Bologna. I genitori del neonato, una coppia di 26enni residenti nel Fermano, hanno nominato un consulente di parte tramite il loro legale Ugo Pierlorenzi: si tratta del dott. Walter Patumi di Perugia. Il pm chiede di accertare le "cause della morte del neonato, se le condotte adottate siano state conformi ai protocolli e appropriate". L’autopsia prevede solo il prelievo degli organi, ritenuti necessari ai quesiti posti dal pm, che verranno analizzati nei prossimi giorni. I genitori del piccolo avevano presentato una denuncia ai carabinieri: un atto per capire se ci siano state negligenze mediche. La mamma del bimbo aveva avuto ‘perdite’ e si era recata in ospedale a Macerata il 14 luglio scorso. Era stata ricoverata in ginecologia e nella mattinata di sabato scorso aveva partorito. Il bimbo era stato messo in incubatrice perché prematuro. Domenica i medici avevano riscontrato una infezione e sottoposto il neonato a una cura antibiotica. Lunedì le condizioni del piccolo erano peggiorate ed era scattato il trasferimento al Salesi dove è morto venerdì.