"Nessuna guerra, ma serve il cambiamento"

Carlo Pesaresi sfiderà alle primarie Ida Simonella: "Col 2023 si chiude un ciclo e bisogna aprirne uno nuovo. Decoro, c’è molto da fare"

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di Pierfrancesco Curzi

"Saranno Primarie di centrosinistra di alto profilo, contese da due candidati di livello che si confronteranno sui contenuti e senza trascendere. Non è un congresso, sono primarie e non c’è spazio per regolamenti di conti". Carlo Pesaresi, è ufficialmente l’avversario di Ida Simonella per il ruolo di candidato in vista delle amministrative per la guida del capoluogo in calendario nel 2023. Prima l’annuncio ufficiale con un post molto commentato, ora il faccia a faccia col Carlino. Pesaresi, ex assessore provinciale al turismo ed ex presidente della Form (Fondazione orchestra filarmonica marchigiana) tra gli altri, sceglie la linea morbida in vista della campagna intestina al centrosinistra, ma non manca di dire la sua su alcuni temi che coinvolgono la giunta Mancinelli e la stessa Simonella.

Carlo Pesaresi il Pd e il centrosinistra anconetani si presentano divisi a queste primarie, tutto normale?

"Non ci vedo nulla di strano. Penso e spero sarà un confronto leale, corretto, ma anche duro e tosto, questo ci sta".

Secondo lei Valeria Mancinelli ha governato bene la città negli ultimi dieci anni?

"Si parte da una valutazione generale positiva, è stata una buona amministrazione, altrimenti non avrei sottoscritto e firmato il documento della coalizione. Col 2023 però si chiude un ciclo e ne va aperto uno nuovo. Serve un cambio di passo".

In che senso?

"Impostare un governo sull’ascolto, su dialogo e confronto e tutto ciò nell’ultimo periodo poteva essere declinato meglio dalla giunta Mancinelli. Serve un’impostazione orizzontale e non piramidale, ridando deleghe ai consiglieri, rilanciando i Cpt, valorizzando gli enti intermedi e adottando il regolamento sui patti di collaborazione coi cittadini".

Movida e ordine pubblico, come gestire il delicato rapporto?

"A ognuno le sue competenze, l’amministrazione deve pensare alle politiche sociali per prevenire disagio e fragilità e al tempo stesso rendere vivibile, vivace e aperta la città. L’attività di polizia spetta a prefettura e questura. Secondo me le baby gang non le contrasti chiudendo piazza del Papa, ma aprendo tante piazza del Papa. Occhio a collegare i giovani solo con la movida, per loro ci sono mille altre prospettive, tra lavoro e creatività. Non nego il fenomeno del disagio giovanile, a me caro anche perché padre di due adolescenti, per questo con me camminerà Matteo Bilei (ex candidato a sindaco) e altri rappresentanti della meglio gioventù". L’Area Marina Protetta del Conero torna o esce del tutto dall’agenda con Pesaresi sindaco?

"Nel documento di coalizione c’è scritto chiaramente: la tutela della costa del Conero, tutta, da Ancona Numana e non solo un pezzo, è una priorità. Al momento però non ci sono tutte le condizioni. Bisognerà lavorare in stretto raccordo con il Ministero e con gli altri comuni per creare queste condizioni".

Porto e ambiente vanno di pari passo, lei cosa ne pensa?

"Ci sono problemi di inquinamento, io ci abito proprio davanti al porto storico, ma sono in atto progetti per limitare il problema, dallo spostamento dei traghetti ad altre banchine e l’elettrificazione delle stesse. Sono d’accordo con la linea della coalizione su tutto questo, compreso il molo Clementino per le crociere. Sulla stazione marittima vorrei aprire un confronto".

Le frazioni sono così maltrattate?

"Vanno migliorati i servizi, valorizzando la loro identità e rilanciandole il ruolo".

Ancona è una città decorosa? "C’è molto da fare, serve cura e nella mia visione di città è un punto centrale altrimenti non puoi ragionare su tutto il resto. Primo provvedimento? Toglierei subito le due ‘isole’ del corso".

Più facile vincere le primarie o le elezioni del 2023?

"Un passo alla volta, l’importante è arrivare primi nel 2023 e sarò io a farlo, ma sarebbe sciocco dire che sarà tutto facile".