Niente guardia medica, le solite promesse

Doveva partire il primo luglio ma come l’anno scorso è in ritardo. L’assessore Foresi: "Fatto il possibile, ma l’Asur ci ha rassicurato"

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Il primo luglio doveva essere il giorno in cui la Guardia Medica iniziava ad operare a Portonovo, dopo che il Comune di Ancona aveva fatto posizionare, il 23 giugno scorso, il container per ospitare medici ed operatori sanitari. La Guardia Medica è un presidio fondamentale per la baia che è, già dai primi di giugno, super frequentata e che deve essere sicura per adulti e bambini, un requisito di razionale accoglienza per un luogo di grande afflusso turistico. Ma ad oggi il presidio è ancora privo di un medico dopo che la chiamata dell’Asur è andata deserta. "Non ci sono medici al momento disponibili ad entrare in servizio – ci ha detto l’assessore alla Protezione civile, Stefano Foresi – Ho chiamato personalmente il direttore dell’Asur 7, Claudio Martini per trovare una soluzione per questo importantissimo servizio di assistenza che riguarda Portonovo, Sirolo e Numana".

Il direttore ha comunicato all’assessore che si sta adoperando per trovare una soluzione interna, con medici che già operano in Asur in attesa di ulteriori disponibilità. "Il Comune più di questo non può fare e ha attuato tutto quello che è di sua competenza – ha sottolineato Foresi – Con l’Asur abbiamo da tempo una fruttuosa collaborazione, avviata in occasione delle vaccinazioni anti Covid e siamo certi che già da lunedì potremo avere delle risposte positive".

La Guardia Medica a Portonovo non ha mai goduto di una speciale "fortuna". Anche lo scorso anno, quando partì il 6 luglio, lo fece a "part time" con un orario limitato dalle 9 alle 13.30 che operatori e bagnanti considerarono non in grado di garantire la sicurezza della Baia che forse ha più bagnanti nel pomeriggio quando è raggiunta da molte più persone. Alla fine di luglio le richieste furono ascoltate e il servizio fu attivato anche per il pomeriggio.

Fortunatamente a Portonovo vi è oggi un altro presidio dedito alla sicurezza dei turisti e dei bagnanti che ha iniziato ad operare già a metà maggio. Si tratta della Società Italiana di Salvamento che con il gommone, capitanato da Edoardo Rubini, presta il suo servizio, autorizzato dalla Capitaneria di Porto che è l’ente responsabile di ogni azione di soccorso in mare o nelle aree demaniali. Quando un incidente viene segnalato al presidio, che ha sede presso lo stabilimento Emilia, il gommone parte a tutta velocità con a bordo i volontari che sono tutti addestrati, con uno specifico corso di formazione, al primo soccorso. La Società Italiana di salvamento può infatti contare su una specifica attrezzatura sanitaria, la stessa prevista a bordo delle ambulanze, messa a disposizione dalla Croce Verde di Castelfidardo che collabora a questo servizio attivo dal 2014 e anche grazie alle sovvenzioni di filantropi concittadini. Edoardo Rubini in questi anni ha costruito una squadra affiatata e altamente professionale, fatta di giovani volontari che hanno tra i loro interessi quello di aiutare gli altri, chi è in pericolo e ha bisogno di cure urgenti.

Claudio Desideri