"No al circo": pestati a sangue Due fratelli sotto processo Chiesto un maxi risarcimento

Ad avere la peggio il 10 luglio del 2016 furono tre attivisti, due anconetani e un pescarese. Vennero aggrediti nel parcheggio dello stadio: chiedono più di diecimila euro di danni.

"No al circo": pestati a sangue  Due fratelli sotto processo  Chiesto un maxi risarcimento

"No al circo": pestati a sangue Due fratelli sotto processo Chiesto un maxi risarcimento

di Marina Verdenelli

Erano andati a manifestare per un circo senza animali ma in pochi minuti si erano ritrovati con la faccia tumefatta e il setto nasale rotto. Il più grave aveva avuto 30 giorni di prognosi. Una spedizione animalista finita male per tre attivisti, due anconetani di 57 e 70 anni e un pescarese di 31 anni. Al parcheggio dello Stadio del Conero c’era l’ultima serata del circo Millenium ma loro non erano riusciti nemmeno ad appendere uno striscione. Due fratelli circensi li avrebbero presi a calci e pugni in faccia facendoli finire in ospedale con il volto che era una maschera di sangue. Per i due presunti aggressori è in corso un processo al tribunale dorico per lesioni personali, davanti alla giudice Antonella Passalacqua.

Imputati un 37enne e un 48enne, entrambi emiliani. Il pestaggio risale al 10 luglio del 2016. Sette animalisti, tra loro anche tre donne, si erano presentati al parcheggio dello stadio, dove era stato allestito il circo, per distribuire volantini con scritto "Viva il circo senza animali". Erano le 16.30 e non era la prima volta che il gruppo si portasse davanti ad un circo per manifestare a tutela delle condizioni degli animali usati per lo spettacolo. In tre però furono aggrediti. "Per noi quasi un tentato omicidio" avevano dichiarato all’epoca al Carlino che li aveva intervistati ancora con le ferite al volto. Stando alle accuse il gruppo era appena arrivato e sarebbe stato preso a mali parole dalle donne della carovana viaggiante. Poi erano intervenuti gli uomini, erano in due. Sarebbero stati loro ad aggredire i tre fisicamente, mandandoli ko. Trauma cranico, trauma facciale e naso rotto la prognosi per i tre animalisti di cui solo due si sono costituiti parte civile nel processo con l’avvocato Giuliano Natalucci. Al pestaggio erano riusciti a fuggire chiamando poi il 118 per essere soccorsi. Finiti in ospedale avevano riportato prognosi tra i 25 e i 30 giorni di prognosi. Ora chiedono un risarcimento danni di 10mila e 12mila euro. Un video avrebbe ripreso parte dell’aggressione ma non si vedrebbero i particolari contestati. Stando alla difesa i due erano intervenuti solo per proteggere le loro donne con cui gli attivisti stavano discutendo. La procura ieri ha chiesto una condanna di 4 mesi. Dopo la discussione la giudice ha rinviato per repliche e sentenza al prossimo 13 giugno.