GIOVANNI ANGELUCCI
Cronaca

’No Edison’, Mancini: "Facciamoci sentire"

L’ex ct in campo: "Partecipate in tanti". Oggi la manifestazione: presenti il sindaco Fiordelmondo e la giunta nonostante qualche mal di pancia degli organizzatori

Roberto Mancini in prima linea contro il nuovo impianto

Roberto Mancini in prima linea contro il nuovo impianto

"No a chi pensa di poter calpestare la nostra salute. Vi invito a partecipare numerosi alla manifestazione, facciamoci sentire: Jesi non si svende, si difende e insieme lo possiamo fare". Parole di Roberto Mancini che ieri è sceso in campo con un video in favore della protesta.

E oggi aaranno presenti anche il sindaco Lorenzo Fiordelmondo, la giunta comunale al completo, i rappresentanti dei partiti di maggioranza – compatibilmente con gli impegni e nell’anonimato più assoluto, come auspicato dagli organizzatori, all’interno di una folla di manifestanti che si annuncia particolarmente corposa e compatta – in marcia contro il progetto di realizzazione dell’impianto Edison in zona Zipa a Jesi. Per difendere la salute, l’ambiente le attività e la vivibilità delle nostre comunità – il primo dei tre punti chiave oggetto della camminata voluta da Assemblea Permanente Stop Edison – Per rivendicare il ripristino dei vincoli di risanamento dell’Area a elevato rischio di crisi ambientale di cui il nostro territorio è parte, ed infine ’Per una gestione dei rifiuti che tenga conto della criticità ambientale di ogni territorio e della volontà delle popolazioni che ci vivono’.

Politica per una volta relegata ai margini della protesta, niente bandiere sigle o simboli per un corteo che ‘nasce dal basso, dall’incontro libero e plurale di persone diverse che condividono un senso profondo di giustizia e responsabilità. Proprio per questo – si legge nella nota di Assemblea Permanente - le istituzioni e i rappresentanti politici, se presenti, saranno invitati a camminare insieme alla gente e non davanti perché a guidare questa battaglia sono le persone e le comunità’. Tanti gli jesini, uomini e donne di ogni età e ceto sociale che hanno garantito la loro presenza. "L’ambiente in cui viviamo va salvaguardato ad ogni costo perché la salute è un bene di tutti, un bene troppo prezioso per essere sacrificato sull’altare di scelte illogiche e devastanti. Non fermeremo la nostra protesta fino a che non avremo la garanzia del definitivo rifiuto da parte delle autorità competenti alla costruzione dell’impianto" questo in sintesi il parere dei tanti cittadini richiesti di un un parere sull’argomento.

Preceduto dallo striscione ‘Fermiamo l’impianto Edison, per la salute, l’Ambiente e il Territorio’ il corteo partirà alle 17.30 dal Porta Valle e si concluderà jn Piazza della Repubblica ‘cuore simbolico e civico di jesi’ dopo l’attraversamento di alcune vie cittadine. Come tutte le manifestazioni che negli ultimi mesi hanno posto all’attenzione pubblica gli effetti devastanti della costruzione nelle immediate vicinanze della città di un impianto per il trattamento di rifiuti speciali pericolosi e contenenti amianto, il corteo avrà valenza esclusivamente pacifica, previsti dal furgone con impianto audio brevi interventi per raccontare i punti critici del progetto.

Gianni Angelucci