
I volontari della Società Nazionale di Salvamento, diretti da Rino Tricarico, sono in Toscana, colpita dall’alluvione e dove lo scenario è molto simile a quello di un anno fa a Senigallia. Ieri, al loro posto i Falchi della Rovere.
Tricarico, dove vi trovate?
"Da sabato, con due mezzi e un’idrovora siamo andati in soccorso delle popolazioni residenti a Prato e provincia, la gran parte dei nostri interventi è stata fatta a Carmagnola".
Che scenario avete trovato?
"Nessuna differenza con quanto accaduto un anno fa a Senigallia: acqua mista a fango dappertutto, campagne completamente allagate come strade, negozi e abitazioni. Situazioni che fa sempre male rivedere".
C’erano quartieri isolati?
"Si, siamo partiti sabato perché c’era bisogno del soccorso acquatico specializzato di cui abbiamo diverse unità e ci siamo organizzati subito. Servivano persone per raggiungere abitazioni isolate, portare fuori le persone, ma anche raggiungerne dell’altre per consegnare beni di prima necessità".
Avete trovato difficoltà?
"Siamo partiti attrezzati e abbiamo fatto quello che ci è stato chiesto di fare. Siamo riusciti a portare a termine ogni intervento e siamo soddisfatti".
Ci sarà un’altra colonna delle Marche a darvi il cambio?
"Siamo stati i primi della Regione ad arrivare, servivano nuclei come il nostro, c’era acqua, c’era bisogno di personale specializzato. Domani ci daranno il cambio i Falchi della Rovere".
Come per Senigallia, ci sono parecchi volontari?
"Si, anche qui ci sono tanti angeli del fango che si danno da fare per liberare strade, case e negozi, proprio come per Senigallia, l’obiettivo di tutti è quello di tornare alla normalità il prima possibile. Nessuno si piange addosso, anzi, i toscani sono fantastici, anche in situazioni tragiche trovano sempre il modo di sdrammatizzare".
Cosa le resta di questa esperienza?
"La voglia di ricominciare, la fatica e il lavoro messo in atto in ogni momento per ripartire. La caparbietà delle persone di ogni età, le lacrime di chi ha perso tutto. Le mani sporche di fango degli anziani, i bambini al lavoro insieme ai loro genitori, tutte scene che fanno male ma che fanno capire che gli italiani sono un popolo meraviglioso nonostante le tante diversità si uniscono e lottano insieme, per uscirne al più presto".
Silvia Santarelli