
I problemi della sanità in città sono sempre in primo piano. Il presidente del Tribunale del Malato rimarca come "in dodici anni, non è cambiato nulla".
È trascorso più di un decennio, sono cambiati gli Amministratori, ma la situazione dell’ospedale resta la medesima per il presidente: "Lo smantellamento continua".
"Avevamo chiesto proposte concrete e condivise finalizzate al miglioramento reale dell’organizzazione sanitaria – spiega Umberto Solazzi, presidente del Tribunale del Malato – si è tolta allo stato la gestione sulla Sanità e la si è data alle Regioni per snellire e per essere più vicini al cittadino, ma si è accentuato il ruolo della politica dei partiti nell’assegnazione dei posti di vertice calpestando la meritocrazia".
Troppi i tagli indiscriminati: "Non si può continuare a ragionare per settori, ma occorre un progetto complessivo – prosegue – liste di attesa, appropriatezza delle richieste, ruolo dei medici di famiglia, servizi territoriali sempre più deboli o inesistenti, servizio di salute mentale, carenza di personale in reparti necessari e fondamentali in una città con la tanto sbandierata ‘vocazione turistica’. E poi mancanza di macchinari, molti dei quali presenti ma troppo vetusti, deficit di informazione e comunicazione…".
Tutte problematiche che il Tribunale del Malato aveva fatto presente già 12 anni fa.
Un impegno quotidiano sui problemi organizzativi e strutturali del Principe di Piemonte è quello che il Tribunale del Malato porta avanti chiedendo un confronto con i vertici regionali: "Siamo ancora qui a dare la nostra disponibilità ad una collaborazione che purtroppo manca da troppo tempo. In tutti questi anni non è cambiato nulla, anzi, molti servizi sono stati ridotti se non soppressi aumentando problematiche e disagi dei pazienti".