"Non ci sono posti letto al Pacini" Dirottato all’ospedale di Pescia

I posti al Piot ridotti da 24 a 20 . La protesta del capogruppo. di Prospettiva Futuro, Del Re. Marmo: "Chiederò il ripristino"

Ridotti del 20% i posti letto al Piot di San Marcello. La minoranza consiliare protesta e chiede spiegazioni al sindaco con una nota a firma del capogruppo di Prospettiva Futuro, Franco Del Re. Il problema che viene sollevato prende spunto dal mancato ricovero di un cittadino che sarebbe stato dirottato all’ospedale di Pescia a causa della mancanza di un posto letto: "Nei giorni scorsi – scrive Del Re – un cittadino ha avuto necessità di ricovero presso il cosiddetto Piot di San Marcello Pistoiese, è stato ricoverato però all’ospedale di Pescia, in quanto al figlio dell’uomo è stato confidato che i posti disponibili sarebbero soltanto 18 e non più 24 come è stato fino all’insorgere dell’emergenza covid, a marzo 2020. Secondo i nostri riscontri i posti sarebbero 20, rispetto ai 24 di cui sopra. Ma 18 o 20 che siano, il punto è che di nuovo l’ex ospedale Pacini subisce, ha subito, un peggioramento del servizio al territorio. Chiediamo al sindaco – conclude l’esponente dell’opposizione –, nella sua figura di autorità sanitaria locale, di fornire questi numeri che, se confermati, da due anni hanno un solo nome da affibbiare loro: tagli alla sanità locale".

In effetti i posti letto di cui Del Re lamenta il taglio, sono stati effettivamente tolti dalla disponibilità del reparto, lo conferma lo stesso Luca Marmo: "A suo tempo, quindi nella primavera del 2020, in pieno periodo pandemico, l’ospedale di San Marcello fu utilizzato per accogliere degenti post covid e, alcuni posti letto vennero tolti dalla disponibilità del reparto per avere una diversa destinazione. Se questa disponibilità sia stata ripristinata o meno non mi è noto. Certo è che le esigenze odierne sono diverse da quelle di allora. Sarà mia cura – conclude il sindaco – informarmi presso l’azienda sanitaria e, se tutto questo rispondesse a verità, chiederne il ripristino affinché nessun abitante della Montagna abbia a essere ricoverato in un ospedale diverso da quello di riferimento".

Andrea Nannini