"Non ha senso chiudere alle 22 E’ tutta una stupidaggine"

"Non ci sono dati scientifici a sostegno di questa decisione. Va bene essere sicuri, ma così è cattiveria"

Migration

Gabriele Capannelli, La Capannina sarà uno dei primi ristoranti a riaprire nella baia, il prossimo mercoledì. Siete pronti?

"Sì, da mercoledì si torna in pista. Saremo aperti dalla mattina con le colazioni fino alla cena, rigorosamente all’esterno come da prescrizioni anti Covid e con coprifuoco fissato alle 22. Penso che non abbia senso un limite del genere, una situazione assurda e surreale, che porterà tante difficoltà e danni economici. Speriamo che a maggio rivedano questa normativa. Rispetto all’anno scorso la situazione doveva essere migliore, soprattutto grazie ai vaccini, invece qui è tutto il contrario".

Perchè pensa che non abbia senso il coprifuoco alle 22?

"Non ci sono dati scientifici a sostegno di questa decisione. Noi capiamo le difficoltà legate alla situazione sanitaria e siamo d’accordo sul fatto che prima di tutto vada tutelata la salute e la sicurezza dei cittadini, ma il coprifuoco alle 22 è veramente una cattiveria".

Come vi state organizzando? "Stiamo pensando di affiancare alla cena un’offerta aperitivo o apericena a partire dalle 19 così da permettere ai clienti di consumare con maggiore calma. Lo abbiamo sempre fatto ma adesso sarà fondamentale se vogliamo trattenere le persone più a lungo. Chi verrebbe infatti alle 21 per una cena romantica o conviviale, per poi doversi alzare dal tavolo dopo mezz’ora? Inoltre dovendo pure patire il freddo perchè si potrà stare solo all’aperto, si capisce facilmente che non potremo lavorare. Francamente mi sembra tutta una stupidaggine".

Non condivide queste regole? "No, ma ovviamente le rispetto. Spero che arrivi il caldo e il meteo sia clemente, intanto abbiamo predisposto tutto come da regolamento, dal distanziamento alle mascherine fino alla completa sanificazione dei locali. La sicurezza viene prima di tutto".

A cosa è legato il clima di incertezza?

"Per aprire il ristorante dovremo fare approvvigionamento di materie prime, ma se poi torniamo arancioni e dobbiamo richiudere come si fa? Non è la prima volta che dicono una cosa e poi ne decidono un’altra a distanza di poche ore, quello che devono capire è che serve una programmazione definita quando si gestisce un’attività complessa come la nostra".

E per quanto riguarda lo stabilimento balneare?

"Lì pensiamo di riaprire l’ultimo fine settimana di maggio. Abbiamo circa 280 ombrelloni e dobbiamo assumere una trentina di dipendenti. Abbiamo speso migliaia di euro perchè dopo un anno di chiusura ci sono tantissimi lavori da fare. Inutile lamentarsi e protestare, come abbiamo visto questo non porta a niente. Speriamo che non si torni indietro e che la data di riapertura sia definitiva".

Ilaria Traditi