E’ caccia ai malviventi che mercoledì sera si sono dati alla fuga con gli agenti della municipale alle calcagna fino a Castelfidardo. L’inseguimento è iniziato molti chilometri prima, dal maxiparcheggio di Osimo, ed è opera degli agenti osimani che hanno intimato l’alt alla Renault Clio che invece che fermarsi ha accelerato. Il mezzo si è dato alla fuga e si è diretto verso Castelfidardo con la pattuglia della Locale osimana alle calcagna. Arrivati a Sant’Agostino, l’incidente e la fuga per i campi verso Osimo, avvolti dal buio. I carabinieri hanno posto sotto sequestro il veicolo per effettuare rilievi scientifici sul mezzo che custodiva un borsone per contenere attrezzi atti allo scasso. Con ogni probabilità avrebbero colpito proprio quella sera, erano organizzatissimi per commettere un furto in zona. Già qualche ora prima era stato sventato dal proprietario un tentato furto alla periferia di Loreto. Potrebbero essere stati loro gli autori. Si tratta comunque del secondo inseguimento nel giro di pochi giorni nella stessa zona, con malviventi in fuga su auto risultate rubate e piene di attrezzi per mettere a segno furti negli appartamenti della Valmusone. In entrambi i casi i banditi non sono stati acciuffati ma le indagini proseguono ad ampio raggio con il coinvolgimento di tutte le forze dell’ordine. Sono in attesa della convalida in carcere a Villa Fastiggi a Pesaro invece padre e figlio di 50 e 19 anni, moldavi, fermati l’altro giorno dai carabinieri che hanno riconosciuto la targa dell’auto su cui viaggiavano. Nei pressi della loro abitazione avevano un parco mezzi abbastanza ampio tanto che riuscivano a scambiare targhe per rendere i mezzi meno rintracciabili. Le auto rubate erano state sottratte a Campocavallo di Osimo e un’altra era stata usata per un colpo con spaccata a Pesaro. Per ora sui loro capi pendono le ’sole’ accuse di ricettazione e riciclaggio. Silvia Santini