"Non si può costringere i docenti a vaccinarsi Io non cedo, farò i tamponi ogni due giorni"

Testimonianza di un insegnante anconetano alla manifestazione di piazza Cavour. Una mamma: "I miei figli hanno rinunciato allo sport"

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di Pierfrancesco Curzi

"Mercoledì prende il via l’anno scolastico, ma io non cedo e il vaccino lo rimando".

A parlare è Angelo, insegnante delle superiori di matematica e scienze, intervenuto pubblicamente l’altro ieri durante l’iniziativa organizzata dai movimenti ‘No vax’ del territorio. Eventi che si susseguono con una periodicità addirittura settimanale in piazza Cavour, sempre nel cuore del capoluogo dorico dove però le adesioni sono fortemente diminuite.

A luglio, all’indomani dell’introduzione da parte del governo del Green Pass, alla prima uscita dei movimenti contrari al vaccino all’ombra della statua di Camillo Benso si erano radunati centinaia di persone, addirittura un migliaio.

Quel giorno, dopo un comizio in totale assembramento e senza mascherine andato avanti a poliziotti, carabinieri e vigili urbani immobili, un corteo mosse lungo corso Garibaldi fino a piazza del Plebiscito. Il popolo ‘No vax’ aveva inneggiato alla libertà e lo aveva fatto a gran voce. Ora quella voce sembra molto meno potente.

Sabato pomeriggio in piazza c’erano meno di cento persone, eppure il movimento resta vivo. Tra gli interventi, appunto, quello del docente di matematica: "È un arbitrio, costringere noi docenti a vaccinarci o quanto meno a fare il tampone ogni due giorni per dimostrare la nostra negatività è un sopruso. Io non ci sto _ ha ribadito il professore _ e non ho intenzione di modificare il mio atteggiamento. Certo non sarà facile sostenere tamponi antigenici ogni due giorni, sia sotto il profilo economico che fisico , ma se è questo che vogliono io non mi tiro indietro. La libertà di scelta resta un diritto costituzionale. Noi docenti contrari all’adozione del Green Pass ci stiamo organizzando per mettere in campo una serie di iniziative. Intanto è nato un comitato, ‘Scuola e diritti’, con una chat su What’sApp a cui è possibile accedere per avere informazioni di ogni genere. A proposito di iniziative, la rete ‘No vax’ delle Marche sta organizzando una carovana di auto per raggiungere Roma il 25 settembre dove, in piazza san Giovanni, è in programma la manifestazione nazionale ‘Fronte del dissenso’ di chiara connotazione politica. Tornando all’incontro di sabato in piazza Cavour ad Ancona, oltre al professore di scienze a prendere la parola, tra gli altri, è stata anche una mamma anconetana: "Ho due figli, un’adolescente e uno più piccolo e da genitore sono molto preoccupata per la piega che sta assumendo la situazione del Green Pass _ ha detto la signora Ilaria al microfono _. Si sta creando una pericolosa divisione creata ad arte tra vaccinati e non che sta assumendo i caratteri della discriminazione. Nelle chat scolastiche si parla di classi separate, spero che i docenti non facciano propaganda pro-vax. C’è tanta cattiveria. I miei figli li ho sempre vaccinati, ma per il Covid ho dei dubbi e non stiamo parlando della soluzione. Mia figlia sta pensando di mollare la danza e il più piccolo non riesce neppure a fare una partita di pallone".