PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Non solo "Popsophia" Sgarbi per la Pinacoteca, mostre e un festival etnico "Ecco tutti i nostri progetti"

Prima uscita ufficiale dell’assessore Bertini dopo le indiscrezioni del Carlino "Il sottosegretario farà un sopralluogo per vedere come recuperare i sotterranei. Potenzieremo la Podesti anche con un bar e un punto di ritrovo per i giovani".

Non solo "Popsophia"  Sgarbi per la Pinacoteca,  mostre e un festival etnico  "Ecco tutti i nostri progetti"
Non solo "Popsophia" Sgarbi per la Pinacoteca, mostre e un festival etnico "Ecco tutti i nostri progetti"

di Pierfrancesco Curzi

L’ampliamento della Pinacoteca, Sgarbi e le mostre d’arte dopo aver incassato i festival Popsophia (a novembre 2023 sarà presente con due appuntamenti spettacolari e iconografici dedicati a Franco Battiato e Vasco Rossi, mentre dal 2024 Popsophia si sposterà ad Ancona) e Stupor Mundi su Federico II: l’assessore alla cultura, Anna Maria Bertini, alla sua prima uscita pubblica, traccia la road map dei prossimi due anni. Dopo aver annunciato al Carlino l’acquisizione di due spettacoli invernali di Popsophia e lo spostamento dell’iniziativa da Pesaro ad Ancona, l’assessore voluto a tutti i costi da Carlo Ciccioli annuncia l’imminente visita del sottosegretario Vittorio Sgarbi ad Ancona. L’ex nemico della città, fino a quando ha governato il centrosinistra, sarà nella Dorica l’11 agosto prossimo: "Una duplice missione la sua – spiega la Bertini – da una parte un sopralluogo proprio alla Pinacoteca per capire le modalità d’intervento per recuperare i sotterranei, poi un check alla Mole anche lì sui lavori fatti e da finire. In generale c’è tanto da fare, ma c’è il giusto entusiasmo". L’assessore punta molto sulla Pinacoteca ‘Podesti’: "È unica e la valorizzerò, partendo dal recupero dei sotterranei che ho avuto modo di visitare e sono davvero stupendi. A breve, inoltre, partiranno i lavori previsti dal Pnrr e durante il periodo di chiusura parte delle opere d’arte saranno trasferite alla Mole nelle sale a disposizione, visto che anche lì ci saranno parecchi cantieri aperti. I lavori previsti dal Pnrr dovrebbero finire entro l’estate 2024. La pinacoteca va valorizzata al massimo, dentro ci sono capolavori di Tiziano, Crivelli, Lotto, Guercino e altri. La potenzieremo anche con un bar e un punto di ritrovo per i giovani, posto nella parte retrostante per far respirare loro l’essenza della cultura. Infine, quando sarà a pieno regime creeremo un catalogo, perché una pinacoteca che si rispetti non può non averne uno".

Le grandi mostre portate da Vittorio Sgarbi erano già state anticipate nei mesi scorsi e adesso arriva la conferma dei quattro appuntamenti: l’8 dicembre prossimo ‘Dal futurismo all’informale’, l’8 maggio 2024 ‘De Dominicis Rinasce Ancona’, l’8 dicembre 2024 ‘Da Savinio a De Chirico a Serafini’ e infine l’8 maggio 2025 ‘Rinascimento Adriatico’: "Quattro grandi appuntamenti, voluti fortemente proprio da Sgarbi. Il fatto che la mostra del Rinascimento sia fissata l’8 maggio non è casuale, visto che il sottosegretario compie gli anni proprio quel giorno" ha commentato la prima inquilina di Palazzo Camerata.

Altra iniziativa, incentivare il rapporto con le Accademie di Belle Arti di Urbino e di Macerata: con entrambi gli istituti sono stati avviati incontri. Lo scopo sarà doppio: recupero delle opere in possesso del Comune di Ancona e che hanno necessità di essere restaurate grazie all’intervento di giovani talenti dell’Accademia; la presentazione di progetti artistici di recupero urbano. Serve una pianificazione diversa secondo la Bertini: "Un conto è lavorare con una variazione di bilancio partendo da zero, un’altra è ragionare quando, il prossimo anno, ci sarà un bilancio preventivo nero su bianco con risorse certe per ogni settore. Sarà dunque più facile preparare cartelloni di spessore".

Spazio anche a un festival della cultura etnica nel 2024: "Andremo alla scoperta di ogni etnia che arricchisce il tessuto sociale anconetano – ha detto – Per una settimana ogni etnia avrà a disposizione uno spazio per presentare cibo, musica, usi e costumi della propria storia, perché non c’è integrazione senza conoscenza reciproca".

Infine un ultimo elemento: "Lo spazio definito della ‘Cittadella della cultura’ che va dal Guasco alla Mole, abbracciando l’Anfiteatro, la Pinacoteca, la Biblioteca, il Palazzo degli Anziani e la Chiesa del Gesù, il Museo Archeologico, la Soprintendenza, la Casa del Capitano, S.Maria della Piazza, la Loggia dei Mercanti, le Muse, Piazza del Plebiscito, Cittadella, il Pincio, il Cardeto, Piazza Cavour e Piazza Roma. I futuri cuori pulsanti della città come location dal 2024 per una cultura diffusa e condivisa".