"Novemila cittadini coinvolti nell’alluvione"

Il sindaco di Senigallia Olivetti fa il punto della situazione: "Non possiamo accettare tutto questo. Il territorio diviso in 18 zone"

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di Silvia Santarelli

"Senigallia non può più accettare tutto questo". Si lavora senza sosta per cercare di ripristinare la normalità in una città che otto anni dopo si ritrova ancora coperta dal fango. "Molti cittadini residenti nelle zone alluvionate sono 9 mila 560 – spiega Massimo Olivetti, sindaco di Senigallia – hanno lasciato le proprie abitazioni: sono 42 quelli ospitate all’Hotel Atlantic, altri 12, anziani e in precarie condizioni di salute hanno trovato alloggio alla Fondazione Città di Senigallia. Ma sono molti quelle che hanno trovato ospitalità presso familiari e amici". La spiaggia di velluto conta una vittima, Gino Petrolati, 89enne deceduto a Bettolelle investito dalla piena mentre cercava di mettere in salvo la sua auto. Molti anche gli interventi del personale medico per ipotermia. La pressione per avere aiuti è costante: "Ci sono 150 uomini della Protezione Civile e per domani (oggi) ne sono attese 80 dall’Abruzzo e circa 50 dall’Umbria" - prosegue il sindaco - Numerosi anche i vigili del fuoco che stanno operando dalle prime ore dell’intervento, non ci si ferma nemmeno di notte: "Alle 8 di oggi (ieri) abbiamo svolto 49 interventi di cui 34 erano ancora in corso – spiega Rodlfo Milani, funzionario Vf Comando Provinciale di Ancona – in coda c’erano 132 intereventi ma bisogna tenere presente che ogni intervento richiede un determinato tempo. Inoltre ci sono 1624 operazioni trasmesse dal Noe, alcune potrebbero essere interventi già effettuati. La priorità attuale resta la ricerca dei dispersi. Abbiamo al lavoro squadre pervenute da mezza Italia, in questo momento c’è in corso un avvicendamento con cambi, oltre all’acqua abbiamo dovuto fare fronte anche ai danni causati dal forte vento di ieri". Ieri notte i mezzi hanno provveduto alla rimozione degli arredi e l’amministrazione ha ordinato due trituratori per agevolare il lavoro. "Abbiamo diviso il territorio in 18 zone – conclude Olivetti – rappresentano dei cantieri organizzati per rimuovere il fango, trasferire i rifiuti prima che possa essere effettuata la pulizia delle strade. Le scuole resteranno chiuse fino a mercoledì. Ci stiamo interfacciando con tutte le Autorità locali e nazionali, siamo presenti in tutti i tavoli, Senigallia non può più accettare tutto questo. Da domani (oggi) sarà comunicata anche la procedura per i risarcimenti, che abbiamo chiesto possa essere facile e veloce. Ringrazio i volontari e tutti coloro che insieme a me, in queste ore hanno lavorato senza fermarsi anche se nessuno li ha visti". Al momento non è previsto l’impiego dell’Esercito.