
Non sono arrivati altri pareri vincolanti oltre a quelli già noti di Rfi per la stazione marittima e della Marina Militare per il Molo Clementino. Ora ci saranno altri 15 giorni per il decreto di "Scoping".
Nuovo Piano regolatore del porto di Ancona, scaduta venerdì la cosiddetta fase di "Scoping", ossia delle osservazioni da presentare al MASE, il Ministero dell’Ambiente’.
Rispetto ai contenuti dei documenti inviati a Roma dalle istituzioni territoriali, anticipati dal Carlino pochi giorni fa, non sono arrivati altri pareri vincolanti.
Ricordiamo quelle di Regione Marche e Comune, già note, ma clamorose sono quelle di Rfi per la stazione marittima, e della Marina Militare per il Molo Clemrntino, oltre alle note di Arpam, Ast 2, Parco del Conero e altri. Ora, seguendo l’iter procedurale, altri quindici giorni per preparare il decreto di Scoping che dovrebbe essere pronto entro quindici giorni dopo la fine della prima fase; si parla, dunque, di una nuova scadenza entro la metà di giugno.
A quel punto via alla terza fase, ossia quella dell’invio sempre al MASE di tutte le osservazioni da parte dei cosiddetti stakeholders (o portatori di interessi), che siano economici o di altra natura, in particolare sotto il profilo ambientale.
Sono tante le associazioni attive ad Ancona sotto quel profilo, ricordiamo ad esempio il Comitato Porto-Città, Italia Nostra, Vista Mare, il Pungitopo e così via. Questa fase dovrebbe avere una durata di 45 giorni, ma è probabile che i tempi possano essere dilatati.
Insomma, siamo ancora all’inizio di un percorso molto lungo e denso di ostacoli che potrebbe concludersi oltre la scadenza del mandato dell’attuale presidente dell’Autorità Portuale, Vincenzo Garofalo, al centro di un aspro confronto con Regione e Comune sul documento generale.
Intanto il porto di Ancona sarà protagonista a Monaco di Baviera all’interno della Fiera Transport Logistic, in programma mercoledì prossimo, 4 giugno, nella grande città tedesca: ‘Il porto di Ancona: un hub per collegamenti strategici tra est e ovest’, di questo si discuterà nello stand di Assoporti (il cui presidente è l’ex presidente dell’Authority di Ancona, Rodolfo Giampieri).
Alla Fiera di Monaco di Baviera l’Ad presenterà i principali progetti infrastrutturali dello scalo insieme ai risultati dell’analisi di mercato recentemente condotta con Srm, nell’ambito del progetto europeo Waterbridging.
Interverranno Vincenzo Garofalo, Presidente Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, e Alessandro Panaro, Capo Servizio Maritime & Energy di Srm.
"Il porto di Ancona _ si legge in una nota dell’Adsp dorica _ sta implementando in questi anni un numero considerevole di progetti per migliorare le sue strutture e ampliare le aree portuali.
L’obiettivo dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale è garantire una maggiore competitività del porto come gateway per l’Italia centrale e ponte tra il Mediterraneo orientale e quello occidentale".