Omicidio Ancona, Mattia Rossetti: "Non riuscivo a fermarmi"

Confermato l’arresto del 26enne: "Non mi controllavo". Ora la perizia psichiatrica e informatica. Oggi i funerali di Martedì

Mattia Rossetti, 26 anni: martedì ha accoltellato a morte l’ex amico Michele Martedì

Mattia Rossetti, 26 anni: martedì ha accoltellato a morte l’ex amico Michele Martedì

Ancona, 12 dicembre 2020 - "Non sono riuscito a frenarmi". Così Mattia Rossetti, ieri mattina, ha parlato davanti al gip Sonia Piermartini durante la convalida dell’arresto per omicidio volontario premeditato pluriaggravato e fornendo una sua versione dei fatti. Il 26enne, accusato del delitto dell’ex compagno di scuola Michele Martedì, ucciso a coltellate l’8 dicembre scorso, ha cercato di arginare la premeditazione insistendo sul fatto che in quel momento non si controllava.

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Davanti al giudice, in teleconferenza dal carcere per via delle restrittive anti Covid-19, ha di nuovo ammesso il delitto come già in precedenza aveva fatto nella caserma dei carabinieri, dopo l’arresto effettuato dal Norm. Ha parlato di dispetti e continue prese in giro che la vittima gli avrebbe fatto negli anni, non solo quello di una ragazza di cui si era invaghito e che Michele gli avrebbe portato via mettendolo in cattiva luce.

Michele Martedì, ricordato durante una veglia; a destra, l'assassino Mattia Rossetti
Michele Martedì, ricordato durante una veglia; a destra, l'assassino Mattia Rossetti

Mig come la causa dei suoi fallimenti e che non poteva più sopportare. Una sofferenza emotiva che avrebbe scaturito una sete di vendetta. Roscio, come lo chiamano gli amici, ha parlato per quasi due ore, assistito dal suo avvocato Francesco Linguiti, dopodiché il giudice ha convalidato l’arresto confermando la misura cautelare in carcere. Anche il pm Irene Bilotta aveva chiesto che l’arrestato rimanesse a Montacuto. Nelle due ore della convalida è stato accertato che il coltello a serramanico (non di quelli a scatto ma che si tengono anche nelle cucine) Mattia lo aveva comprato qualche giorno prima del delitto. Sotto interrogatorio il 26enne avrebbe negato di far uso di sostanze stupefacenti, ormai da tempo.

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Nel video postato sulla sua storia Facebook, quello pubblicato quasi 24 ore prima di andare in via Maggini, al Pinocchio, e attendere l’amico per ucciderlo lungo il vialetto all’altezza del civico 204, parla di essersi fatto mezzo pezzo di cocaina (riferito al passato). Ieri mattina il pm ha dato incarico allo psichiatra Marco Ricci Messori per una perizia psichiatrica (si è preso 90 giorni) su Rossetti. Dovrà accertare la capacità di intendere e di volere al momento del fatto e quella di stare a giudizio. Un’altra perizia, quella informatica, è stata affidata all’analista forense Luca Russo, per due cellulari e un pc (si è preso 60 giorni di tempo). Servirà a trovare conversazioni, messaggi, anche scambiati tra i due, e l’uso dei dispositivi di entrambi per chiarire il contesto in cui è maturato il delitto. A Rossetti sono contestate le aggravanti dei futili motivi, della crudeltà, della premeditazione e dello stalking.

Oggi i funerali di Michele, alle 15, nella chiesa dei Cappuccini, quella dove è cresciuto e che frequentava sin da bambino. Sono attese molte persone che volevano bene al parrucchiere ma la cerimonia dovrà svolgersi nel rispetto della normativa anti Covid-19 che vieta gli assembramenti anche per le funzioni religiose.