Ancona, 31 agosto 2023 – “Trafitto al cuore, con un colpo dall’alto verso il basso, quando la vittima si era anche abbassata per difendersi ed era del tutto inoffensiva. L’indagato ha scelto di imbracciare un’arma nonostante poteva risalire in auto essendosi concluse le fasi animose del diverbio".
E’ netto il giudizio della giudice per le indagini preliminari Sonia Piermatini, nell’ordinanza di convalida del fermo emessa ieri, sulla colpevolezza di Fatah Melloul, il 27enne algerino accusato di aver ucciso a Sirolo, con una fiocina da sub, il 23enne albanese Klajdi Bitri, domenica scorsa.
Per la gip l’indiziato del delitto "ha ripreso l’auto non facendosi scrupoli dopo aver ferito a morte il giovane evidenziando la volontà di sottrarsi alle conseguenze dei propri gesti".
Davanti a lei Melloul si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia che si è tenuto in carcere, a Montacuto, dove l’algerino (da anni viveva nella provincia dorica) è recluso dall’alba di lunedì scorso.
La giudice ha potuto acquisire già anche la relazione preliminare sulla autopsia, eseguita martedì, e consegnata ieri dal medico legale Loredana Buscemi. Anche alla luce di quegli esiti non solo ha convalidato il fermo, per l’esistenza di gravi indizi di colpevolezza (emersi dalle indagini dei carabinieri e dalle prime testimonianze depositate) ma ha disposto che l’indagato rimanga in cella, recluso, per il pericolo di fuga, di reiterazione del reato e d’inquinamento probatorio.
Potrebbe condizionare la fidanzata che quel giorno era con lui. Per la gip ha cercato "con tremenda lucidità di ricostruire una apparente normalità, forse anche con la compagna, recandosi a pescare a Falconara".
Un soggetto "pericoloso, con totale incapacità di contenere e gestire aggressività ed ira, con indole vendicativa e ritorsiva". Dalle prime testimonianze raccolte – tutti gli occupanti delle tre vetture coinvolte nel diverbio stradale esploso in via Cilea, per un rallentamento di traffico – nessuna ha visto il momento in cui la fiocina a tre punte colpiva al petto il 23enne, uccidendolo subito dopo.
Nemmeno il fratello Xhuliano che ha dichiarato ai carabinieri "non ho visto la scena dello sparo".
La salma del giovane albanese tornerà oggi pomeriggio in Albania, sarà imbarcata via nave dal porto di Ancona.
Sempre oggi, alle 18, si terrà un corteo pacifico silenzioso, senza cartelli, che si snoderà da piazza Cavour fino a piazza Roma. Il funerale di Klajdi che sarà celebrato in Albania.
Il padre attende l’arrivo del feretro a Lushnje. "Mio figlio ha sempre lavorato con onestà e serietà - dice Agim Bitri – era nel fior fiore della gioventù. Voglio sapere perché è morto. Mio figlio non ha avuto la possibilità di diventare grande, non si è mai divertito, era meglio se capitava a me come padre che a mio figlio".