Ancona, 4 ottobre 2018 - Omicidio di Renata Rapposelli, il padre accusa il figlio. C'è un nuovo colpo di scena sulla morte della pittrice originaria di Chieti, che da anni viveva ad Ancona, trovata morta il 10 novembre dello scorso anno in contrada Pianarucci, a Tolentino (FOTO).
L'ex marito Giuseppe Santoleri (in carcere da sette mesi) ha chiesto al pm della Procura di Teramo Enrica Medori di essere sentito e lunedì ha rilasciato dichiarazioni spontanee equivalenti ad una sorta di confessione dove attribuisce al figlio Simone (anche lui attualmente detenuto) la morte della donna che sarebbe stata soffocata durante un litigio per motivi economici.
Dei nuovi particolari si è interessata, ieri sera, anche la trasmissione Chi l'ha visto?. "Confermo che il mio assistito ha rilasciato dichiarazioni spontanee – dice l'avvocato Alessandro Angelozzi che assiste Giuseppe – molto sofferte. Si è voluto liberare di un peso psicologico che grava su di lui da troppo tempo".
Giuseppe Santoleri non aveva mai affrontato l'interrogatorio di garanzia perché quando questo era stato fissato era stato poi ricoverato per problemi di salute. Padre e figlio sono in carcere con l'accusa di omicidio volontario in concorso e distruzione di cadavere.
LEGGI ANCHE Il figlio e l'ex marito incastrati da cimici, telecamere e alibi falsi - Le intercettazioni