Perde il lavoro e tenta il suicidio: operaio salvato alla Fincantieri di Ancona

Il 40enne era stato notato sugli scogli nell’area di allestimento delle navi ed è scattato l’allarme: un addetto alla sicurezza si è precipitato verso di lui buttandosi in mare per tirarlo fuori dall’acqua

Un momento del salvataggio provvidenziale l’alba di due giorni fa a Fincantieri

Un momento del salvataggio provvidenziale l’alba di due giorni fa a Fincantieri

Ancona, 1 settembre 2022 - Per tutta la notte medita il suicidio davanti al cantiere dove ha lavorato fino a poco tempo prima e quando decide di farla finita un addetto della sicurezza del stabilimento lo trae in salvo. Una storia di disperazione quella andata in scena l’altra notte all’ingresso della Rotonda, al Porto Antico del capoluogo, con un lieto fine soltanto nella dinamica. L’uomo, un quarantenne italiano, alla fine è stato salvato ed è stato curato in ospedale, ma di base resta il dramma personale di un lavoratore. E se non fosse stato per l’addetto di Fincantieri la parabola del quarantenne sarebbe finita l’altra mattina all’alba.

I fatti risalgono, appunto, alle ore che vanno dalla tarda serata di lunedì alle prime ore del mattino di martedì. Protagonista, gioco forza, l’operaio che per anni ha prestato lavoro all’interno del grande cantiere navale per conto di una delle tantissime ditte in appalto e subappalto che ormai compongono il 90% del personale. Per cause non ben chiarite, l’uomo di recente ha perso il lavoro proprio in seno a una delle ditte esterne del cantiere. Come in un domino fuori controllo, la perdita del lavoro e dunque del salario ha causato una serie di conseguenze, tra cui gravi problemi anche sotto il profilo abitativo, con la necessità – stando a quanto riferito a fonti vicine al soggetto – di lasciare anche il domicilio. Una serie di fattori che hanno scatenato un violento stato depressivo per l’operaio.

L’altra notte l’uomo ha deciso di recarsi davanti al luogo dove per anni ha svolto le sue mansioni. Non potendo ovviamente entrare in cantiere si è piazzato sugli scogli a forma di cubo della Rotonda, proprio all’inizio del molo, esattamente davanti a una delle navi da crociera in allestimento dentro lo stabilimento. Il 40enne ha trascorso lì tutta la notte, avvicinandosi pericolosamente all’acqua che divide gli scogli dalla nave in costruzione. Attorno all’alba qualcuno ha notato quella persona lì, in particolare operai dall’interno del cantiere e a bordo nave, decidendo di segnalare la cosa anche ai superiori. Tra loro un addetto della sicurezza interna del cantiere che non ci ha pensato su due volte, decidendo di andare sul posto per accertarsi della situazione. Quando l’operaio lo ha visto arrivare è andato in panico e si è gettato in acqua e il suo salvatore ha fatto lo stesso portandolo fuori. Al resto hanno pensato i sanitari del 118, chiamati e subito intervenuti, che hanno portato il 40enne in pronto soccorso a Torrette.