Opere realizzate da Runper la "tela" della galleria

L’amministrazione comunale in contatto con l’artista anconetano per abbellire le due entrate, sul lato del centro si prevedono degli spazi verdi. Via le auto in sosta.

Opere realizzate da Runper la "tela" della galleria
Opere realizzate da Runper la "tela" della galleria

E’ bastata una pennellata di azzurro nei due ingressi della storica galleria del Risorgimento per dare un tocco di luce e conquistare la maggior parte degli anconetani (solo qualcuno ha storto il naso). Ma questo primo intervento dovrebbe essere solo l’inizio dell’opera che l’amministrazione comunale ha in mente per il "traforo" che collega il centro del capoluogo per chi arriva da sud. Infatti sono stati già avviati i contatti con un writer di fama internazionale, ma anconetano. Ci riferiamo a Giacomo Bufarini, in arte Run, che dovrebbe portare la sua arte sulla "tela" azzurra appena realizzata. L’indicazione è quella di ritrarre, a suo modo, la città, il mare e il porto.

Bufarini, classe 1979, è nato ad Ancona dove si è diplomato all’istituto d’arte, scoprendo il writing prima e l’intero mondo della street art dopo. Le sue prime opere sono su vecchi carri e carrozze dei treni. Il primo grande lavoro che firma è un muro in un vecchio edificio in Italia realizzato nel 2003, poi, pochi anni dopo decide di trasferirsi a Londra, dove la sua arte e il suo stile cambia e si trasforma.

Oggi, nel mondo dell’arte di strada, Giacomo Bufarini rappresenta uno dei maggiori esponenti e il suo stile si distacca e si differenzia da tutto ciò che è venuto prima. C’è un uso di un elevato numero di colori nello stesso muro, le forme dei soggetti sono morbide e formate da linee sinuose, i soggetti sono nella maggior parte delle volte figure umane che si incastrano tra di loro. Partendo da Firenze e Bologna, l’arte di Run ha superato i confini nazionali, e le sue opere si possono trovare in Inghilterra, ma anche in Polonia, in Cina, in Gambia o in Senegal.

Ma la giunta comunale vuole andare anche oltre.

Quindi non solo l’opera di un writer per abbellire le due entrate della galleria, ma anche la sistemazione esterna. In particolare per quanto riguarda il lato verso il centro. E’ qui che il Comune vorrebbe intervenire levando le auto che si trovano perennemente parcheggiate, anche se in divieto, e creando delle zone di verde, delle aiuole che fanno da ingresso alla galleria dove non ci sarebbero più mezzi in sosta. E anche sull’altro lato si vuole provare a eliminare la rete di un cantiere privato posizionata ormai da anni. Insomma rendere la galleria come un segno distintivo della città.

E l’utilizzo dei writer non finirebbe qua. Si vuole proseguire in quel percorso di galleria d’arte a cielo aperto inaugurata alcuni anni fa mettendo a disposizione di altri artisti pareti pubbliche che potrebbero essere abbellite in varie zone della città. Un progetto che prevedeva proprio un percorso tra queste opere da proporre ai turisti, molti dei quali già abituati nelle loro città ad avere spazi dedicati a questo genere di arte.

a. q.