Ora la politica non commetta gli stessi errori

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Andrea

Giacometti *

Sulla pandemia non dobbiamo più farci cogliere impreparati. E l’impreparazione di cui parlo riguarda sia la programmazione del personale sanitario necessario a offrire un livello almeno decente di assistenza, sia l’effettiva disponibilità di posti letto di varia tipologia, isolamento, rianimazione o medicina generale. I politici avrebbero avuto tutto il tempo di prevedere queste necessità e di provvedere, ma non l’hanno fatto. Il Covid ha solo fatto emergere ancora più acutamente queste carenze. Faccio alcuni esempi. Dopo il boom demografico degli anni ’50-’70 era logico attendersi un affollamento di anziani negli anni correnti e gli anziani si sa di solito sono affetti da varie patologie e sono più suscettibili a contrarre infezioni. Per anni è stato imposto il numero chiuso a medicina e ora ci accorgiamo che in Italia non ci sono medici a sufficienza. Il Decreto Balduzzi ha cancellato l’esistenza di tante realtà ospedaliere, con la scusa di razionalizzare le risorse, ma non ha permesso di riconvertire i reparti chiusi in strutture territoriali capaci di accogliere gli anziani non autosufficienti. Per il reparto da me diretto è esperienza quotidiana trovare estrema difficoltà a dimettere un anziano che dopo un ricovero di parecchie settimane per Covid non è più in grado di alzarsi dal letto e di autogestirsi: grazie a scelte politiche inadeguate questi pazienti restano in corsia ad occupare posti letto preziosi, non solo dal punto di vista economico. A parte queste amare considerazioni, è giusto elogiare gli sforzi che la nostra azienda ha condotto e sta conducendo per adeguare reparti e strumentazione. Purtroppo siamo capitati in una congiuntura internazionale che influisce pesantemente sui tempi e sui costi. Se non altro, dal punto di vista del personale, siamo riusciti ad affrontare le quattro ondate pandemiche con incremento di specializzandi, infermieri e Oss. Il guaio è che sarà difficile mantenere questa numerosità tutto sommato adeguata. Se i decisori pensano di poter ridurre tutto alla situazione pre-Covid stanno per ripetere un grave errore. Nuovi agenti infettivi attendono sempre dietro l’angolo, ad esempio il vaiolo della scimmia.

* Direttore Clinica Malattie Infettive Torrette