"Ora serve aria nuova Così ho scelto Pesaresi"

Il figlio dell’ex sindaco al fianco dell’ex assessore provinciale "Bisogna dare un segnale forte e chiaro per la città"

Daniele Sturani, membro della Direzione provinciale del Pd

Daniele Sturani, membro della Direzione provinciale del Pd

Il cognome Sturani riporta la memoria alla prima decade del nuovo millennio quando l’allora sindaco di Ancona, ed ex assessore delle giunte Galeazzi, era appunto Fabio Sturani. I cromosomi ereditari della politica Sturani, sempre al centro della scena territoriale, li ha trasmessi anche al figlio Daniele, 35 anni, membro della direzione provinciale del Partito Democratico. E Daniele Sturani la scelta da quale parte stare alle Primarie di coalizione l’ha fatta.

Perché ha deciso di appoggiare Carlo Pesaresi?

"Per una serie di motivi, a partire dal desiderio di aria nuova nella coalizione e nel governo della città, per dare un segnale forte e chiaro. E poi perché dopo aver parlato con Carlo e con Matteo Bilei che lo sostiene ho capito quale sarà la linea tenuta dalla sua eventuale sindacatura".

Di quale linea sta parlando? "L’attenzione verso i giovani e l’imprenditoria giovanile, l’associazionismo e le iniziative. Il disagio giovanile lo combatti con gli eventi, non con altre restrizioni".

Lei ritiene che la città sia stata governata male negli ultimi dieci anni da Valeria Mancinelli?

"No, la sindaca è una buona amministratrice, ma non ha puntato all’ascolto, dalle categorie alle associazioni, dai quartieri alle frazioni. Avrei voluto più partecipazione democratica e non soltanto per discutere sul bilancio partecipato. Vorrei più assemblee pubbliche e scambi di idee".

Tornando per un attimo alla ricettività di Ancona e alle sue caratteristiche, lei ritiene che la città sia attrattiva?

"Non come ci si aspetterebbe. In molte zone, penso al centro dove tra l’altro io abito, la sera si assiste a una specie di ‘morte civile’. Ancona si spegne e a parte le iniziative alla Mole e piazza del Papa c’è poca offerta. Quest’anno nessuna iniziativa al porto e invece ripenso a eventi meravigliosi come ‘Una birra con Camillo’ in piazza Cavour ai tempi che furono. Ho un sogno…". Quale?

"Un’iniziativa agli Archi per un dialogo con altre culture, religioni e così via".

Sempre in tema di valorizzazione della città, sotto il profilo culturale pensa si potrebbe fare di più?

"Certo, ripeto ci vorrebbe una serie di iniziative culturali più diffuse sul territorio non solo alla Mole Vanvitelliana. Ridare slancio e immagine a zone suggestive della città, dal Parco del Cardeto agli scavi archeologici. Ecco, in questo senso la figura di Carlo Pesaresi è ideale per questo rilancio della città e l’apertura verso nuovi orizzonti".

p.cu.