Ormai sono quelli di Dosso Varano: "Ce ne sono 12 in due chilometri"

I residenti sono esterrefatti, Caporalini: "Io non capisco perchè: non è neppure una strada a rischio"

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di Marina Verdenelli

Dodici dossi in due chilometri di strada, troppi anche per un saltatore di ostacoli. Figuriamoci per Passo Varano, quartiere per lo più dormitorio, dove i residenti iniziano ad essere stanchi di queste installazioni sull’asfalto che portano ad inchiodare di continuo. L’ultimo dosso, il dodicesimo, è arrivato giovedì mattina, in via Russi. "Ma c’era proprio bisogno ? - tuona Alberto Caporalini, residente della zona e presidente della Croce Gialla di Ancona – Non è nemmeno una strada che ha dato problemi per incidenti. Io non capisco perché si continui a mettere dossi da queste parti. Hanno iniziato nel 2014, ormai siamo arrivati alla media di due dossi all’anno. Il prossimo dove lo metteranno?". La frequenza, ribattezzata "dosso-mania", con cui il Comune si adopera ad attaccare sull’asfalto pezzi di gomma gialla e nera, componendo un dosso artificiale che alza il livello della strada in modo da portare le auto ad un repentino rallentamento per superarlo senza recare danni al proprio mezzo, ha portato l’amministratore della pagina Facebook "Noi, quelli di Passo Varano" a cambiarla in "Noi, quelli di Dosso Varano". Un cambio di nome attuato giovedì in concomitanza con l’arrivo del dodicesimo ostacolo, fatto da Caporalini che quella pagina l’ha creata sei anni fa. "E’ una pagina – spiega – nata dopo l’installazione di un divieto di transito in via Ave Ninchi che obbligava i residenti a fare il giro sulla Cameranense per tornare poi a parcheggiare sotto casa. A qualcuno dava fastidio ci passassero le auto. Alla fine siamo riusciti a far inserire nel divieto il permesso di passare almeno ai residenti oltre che ai bus. Da lì in poi sono iniziati a comparire questi dossi. Va bene la sicurezza ma poi quando si esagera forse sarebbe il caso di smetterla". In un tour guidato ieri mattina Caporalini ha accompagnato il Carlino a vedere tutti i dossi, due addirittura in un breve rettilineo dove non ci sono nemmeno case e che sarebbero comparsi quando in zona è venuta ad abitare la consigliera di un ctp, consiglio territoriale partecipato, che hanno rimpiazzato le vecchie circoscrizioni. Oltre via Passo Varano, che ne ha cinque, contati gli attraversamenti pedonali rialzati, ci sono via Russi, via Volponi, via Flavia. Tutto nel raggio di circa due chilometri di strada che dà vita ad un tagadà. "Ho chiamato l’assessore alla sicurezza Stefano Foresi – spiega Caporalini – per capire chi aveva fatto mettere il nuovo dosso e mi è stato detto che la decisione è stata del consiglio comunale ma stando ai consiglieri Daniela Diomedi e Daniele Berardinelli non c’è stata nessuna decisione di consiglio in proposito". Una raccolta firme era stata fatta in passato per un passaggio pedonale che collegasse i quartieri nuovi con il cimitero di Tavernelle ma finì nel vuoto.