"Oro nero, insulti e minacce ai lavoratori"

Rsu Api Raffineria e sindacati denunciano una situazione esasperante dopo l’inchiesta della Procura: "Si sta creando un clima di ostilità"

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Sono scesi in campo anche i sindacati a seguito dell’inchiesta "Oro nero" della Procura di Ancona e alle indagini dei carabinieri del Noe con 18 indagati per l’incidente del serbatoio Tk61 alla raffineria Api dell’11 aprile 2018. Le Rsu Api Raffineria e le segreterie territoriali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, denunciano un clima ostile nei confronti di chi lavora nell’impianto falconarese. Minacce anonime e insulti ai lavoratori sarebbero scattati dopo la chiusura dell’inchiesta derivata dall’incidente dell’aprile 2018. Un clima di esasperazione che non aspetta l’iter giudiziario secondo gli stessi sindacati: "Il compito di giudicare le responsabilità di quanto avvenuto nell’aprile 2018 con l’incidente al serbatoio Tk61 spetta agli organi giudicanti della Magistratura. È diritto dei lavoratori e dei cittadini sapere cosa è avvenuto quel giorno e per questo attenderemo gli esiti del procedimento con fiducia e responsabilità. La stessa responsabilità che guida i lavoratori e le lavoratrici che ogni giorno varcano i cancelli del sito industriale e con la quale noi, Rsu Api Raffineria e segreterie territoriali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, difendiamo quotidianamente le loro condizioni lavorative, spesso difficili ma sempre espletate con efficienza, la loro salute e la loro sicurezza".

Per questo le stesse sigle annunciano e ribadiscono: "Siamo tuttavia costretti a denunciare il clima di ostilità e odio che si sta creando attorno ai lavoratori, sfociato anche in insulti e minacce anonime nei confronti di persone che cercano di fare ogni giorno del loro meglio per sostenere le proprie famiglie. Strumentalizzare tutto e tutti, compresi i lavoratori e il sindacato, è un gioco da piccole menti che talvolta rischia di degenerare". Il processo è in corso appunto: "Nel ricordare che fino al riconoscimento delle responsabilità sui fatti accaduti nessuno è colpevole, invitiamo quindi tutti a misurare meglio le proprie valutazioni evitando esternazioni lesive dell’onorabilità di singoli e istituzioni".

Disastro ambientale, gestione illecita di ingenti quantitativi di rifiuti speciali, getto pericoloso di cose, lesioni personali a carico dei cittadini i reati contestati a vario titolo. Il Comune di Falconara, negli scorsi giorni, come d’altronde molti cittadini riuniti nelle associazioni ambientaliste Ondaverde e nel comitato Mal’Aria, intanto, hanno fatto sapere di essere pronti a costituirsi parte civile nell’eventuale processo che scaturità dall’inchiesta "Oro nero".