Coronavirus Jesi, emergenza finita. Si smonta l'ospedale da campo della Marina

Chiusa definitivamente anche la seconda terapia intensiva del Carlo Urbani: dal personale uno striscione dedicato ai cittadini

Emergenza finita

Emergenza finita

Jesi (Ancona), 10 maggio 2020 - Iniziato lo smantellamento dell’ospedale da campo allestito dalla Marina Militare accanto al pronto soccorso dell'ospedale Carlo Urbani di Jesi. I fucilieri di Marina della Brigata Marina San Marco, partiti da Brindisi lo scorso 10 aprile, in meno di 72 ore avevano messo su la struttura sanitaria campale, per metterla a disposizione dell'ospedale marchigiano. E il personale sanitario della Marina Militare, proveniente da diverse sedi d'Italia, aveva iniziato subito a operare all'interno dei reparti Covid dell'ospedale, affiancandosi a medici, infermieri e tecnici. Dall'8 aprile il Posto medico avanzato ha cominciato ad accogliere pazienti Covid, per fortuna pochi. Il 30 aprile è stato dimesso l'ultimo paziente. “Particolarmente proficui - sottolinea una nota del ministero della Difesa- il clima di spinta collaborazione, lo spirito di genuina coesione e le notevoli sinergie stabilite tra il personale militare della Marina e quello civile dell'azienda sanitaria di Jesi”. Terminato lo smantellamento, la struttura sarà stivata in container, per essere trasportata ad Ancona. Da lì a bordo della nave anfibia San Giusto tornerà a Brindisi.

Terapia Imntensiva chiusa

“Il Posto medico avanzato all’ospedale Urbani di Jesi si è rilevato una preziosissima risorsa nella gestione dell’emergenza sanitaria - scrive in una nota il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo -. La chiusura della struttura che ha alleggerito significativamente la pressione sull’ospedale cittadino, è un segnale positivo ed evidenzia la diminuzione dei ricoveri. Grazie a tutte le donne e agli uomini della Marina per il grande lavoro che continuano a fare con grande impegno e professionalità”. “È importante continuare ad adottare tutte le misure di sicurezza emanate dal Governo e tenere un comportamento responsabile per non fare risalire la curva del contagio, vanificando gli sforzi che abbiamo fatto finora” evidenzia infine Tofalo che esprime “parole di apprezzamento a tutto il personale militare e civile della Difesa che, insieme agli altri assetti dello Stato, continua a lavorare senza sosta in prima linea”. Intanto dentro al Carlo Urbani restano solo 12 pazienti Covid ed è stata smantellata anche la seconda terapia Intensiva, con tanto di striscione di saluto.