Ospedale di comunità, svolta nel progetto

Il sindaco spiega: "Abbiamo concesso il diritto di superficie all’Azienda sanitaria territoriale in un’area di proprietà comunale"

Ospedale di comunità, svolta nel progetto

Ospedale di comunità, svolta nel progetto

"Abbiamo concesso il diritto di superficie all’Azienda sanitaria territoriale per la realizzazione dell’ospedale di comunità in un’area di proprietà comunale, creando le condizioni affinché l’azienda proceda nei tempi previsti e auspicati". Così il sindaco Lorenzo Fiordelmondo all’indomani del consiglio comunale dove è stata approvata la concessione dell’area di via Aldo Moro (davanti al Carlo Urbani) per un’estensione stimata di 9mila e 77 metri quadrati. Un’ulteriore porzione di 6mila e 400 metri quadrati rimarrà invece nella disponibilità del Comune di Jesi e sarà l’area dove verrà realizzato un parcheggio, per almeno 400 posti auto, a servizio della struttura sanitaria. Resta invece ancora tutto da sciogliere il nodo del collegio Pergolesi, la storica residenza per anziani che rischia di chiudere i battenti il prossimo anno. Anche di questo si è dibattuto in aula giovedì grazie all’interrogazione di Chiara Cercaci (Fratelli d’Italia): il sindaco ha spiegato che il Comune non ha margini di manovra: "Le competenze in questo caso sono a carico di Regione Marche e Ast. Per l’aumento dei posti letto è necessario ottenere prima di tutto l’autorizzazione dalla Regione poi l‘accreditamento da parte dell’Ast la quale concretamente deve approvare la disponibilità delle risorse finanziare per creare i nuovi posti".

Un percorso non semplice perché "ad oggi le procedure sono rallentate dalla riforma del Sistema sanitario regionale che ha avuto inizio a gennaio e che sta ridefinendo competenze e mansioni. L’Ast non ha ancora un direttore ma un commissario temporaneo che si può occupare solo della gestione degli atti di ordinaria amministrazione, in cui non credo rientri questa specifica esigenza della residenza Pergolesi".

Fiordelmondo ha poi detto rivolgendosi alla Cercaci e al collega Antonio Grassetti: "Una spinta anche da parte vostra che avete relazioni naturali con il partito in Regione può essere utile". Caldo in aula anche il tema della gestione unica dei rifiuti, alla luce della bocciatura da parte della Corte dei Conti del progetto varato anche dal consiglio comunale di Jesi. "A questo punto Corum (la News Co che avrebbe dovuto gestire il servizio, ndr) diventa più fantasia che altro" ha detto il sindaco che ha ricordato "che Anac ha indirizzato le decisioni e condizionato il percorso svolto". Per il sindaco andrebbero "vagliate opzioni societarie o associative che possano mantenere intatta la promessa dell’in house, sapendo che comunque esiste l’alternativa di andare a gara".

Sara Ferreri