"Ospedale, niente tagli: ora le liste d’attesa"

Il sindaco Mangialardi dopo il Consiglio Grande: "Nessuna riduzione ma integrazione con Jesi e Fabriano, più sanità sul territorio".

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"L’ospedale di Senigallia non è in discussione e tra le novità in arrivo c’è il potenziamento della medicina del territorio". Ad affermarlo è il sindaco e candidato alla presidenza della Regione Marche Maurizio Mangialrdi che ricorda come "il recente Consiglio Grande dedicato alla sanità senigalliese abbia lasciato alcune importanti certezze". La prima certezza è il ruolo dell’ospedale cittadino, struttura cui va riconosciuta "la qualità, la quantità e anche la complessità delle prestazioni erogate". "Nessun taglio e nessuna riduzione delle attività attribuite ma integrazione funzionale con le strutture di Jesi e Fabriano nell’ambito del Presidio Ospedaliero Unico di Area Vasta 2. L’unico che questo territorio può avere in base agli standard nazionali delle prestazioni ospedaliere e del numero di abitanti – afferma Mangialardi – di certo è emersa la necessità di modernizzare le tecnologie e di sanare la grave carenza di personale. Pertanto sono urgenti investimenti in tempi brevissimi, utilizzando i fondi governativi ed europei che sono arrivati e altri che arriveranno. Inoltre, è assolutamente prioritaria la messa a norma della Unità di Terapia Intensiva con il riconoscimento di almeno 6 posti letto, garanzia del mantenimento della attuale complessità anche delle attività erogate dalle altre specialità, specialmente chirurgiche".

Altro fronte su cui si interverrà sarà quello della medicina del territorio e in particolare il Distretto sanitario che durante l’emergenza sanitaria ha dimostrato tutta sua importanza. "Le migliaia di tamponi effettuati, la medicina a distanza che ha coinvolto i giovani medici delle Usca, in collaborazione con i medici di famiglia e il dipartimento di Prevenzione, l’assistenza fornita alle residenze protette, hanno evitato le situazioni drammatiche viste in altre regioni. Tutto ciò va garantito e potenziato – conclude Mangialardi –. Però, il tema centrale su cui si misura la funzionalità del Distretto sanitario continuerà a essere le liste di attesa per prestazioni e visite specialistiche nel Poliambulatorio, con tempi inaccettabili e resi ancora più lunghi dall’emergenza Covid. Il nuovo direttore sanitario Alessandro Marini si è già attivato per un incremento del 30% di orario dell’offerta specialistica e si è impegnato a chiederne un altro 30% entro fine anno. Si tratta di una partita importante, perché è in gioco la credibilità di un sistema".

g. m.