Ostra piange i suoi morti: "Non accada mai più"

Più di mille persone tra cui volontari ancora sporchi di fango all’addio delle vittime dell’alluvione. L’appello del vescovo alla politica

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di Sara Ferreri

"Una precisa richiesta arriva dal territorio agli amministratori di ogni livello perché finalmente intraprendano un’incisiva e tempestiva azione di messa in sicurezza del territorio, perché non accada ancora che l’acqua, bene prezioso e fonte di vita, porti morte e devastazione nelle nostre case e spenga le speranze". Le parole del vescovo di Senigallia, monsignor Francesco Manenti, sono entrate dritte nelle menti ma anche nei cuori dei tanti, erano oltre mille, presenti al campo sportivo di Pianello di Ostra per l’ultimo saluto ad Andrea Tisba, 25 anni, e suo padre Giuseppe Tisba, 65 anni, Diego Chiappetti, 52 anni e all’82enne Fernando Olivi, uccisi dall’alluvione. Il dolore era palpabile e più forte della rabbia ma non sono mancati gli appelli alla "coscienza" e a un "intervento tempestivo per la messa in sicurezza del territorio" perché "tutto questo non accada più".

Tra le prime file, dietro ai familiari e ai parenti delle quattro vittime c’era il governatore Francesco Acquaroli visibilmente commosso quando la musica ha dato il via al funerale collettivo delle vittime di questa terribile alluvione, il presidente della Provincia Daniele Carnevali, il prefetto Darco Pellos e il consigliere regionale del Pd ed ex sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi. Una cerimonia carica di dolore ma anche di compostezza quella per l’ultimo saluto alle quattro persone che hanno perso la vita nella drammatica piena del fiume Misa che ha letteralmente spazzato via la frazione di Pianello di Ostra.

C’era chi ancora sporco di fango e con gli stivali indosso ha deposto pala e sifone per portarsi al campo sportivo a ricordare le vittime e stringersi attorno ai familiari. Le tante persone in tribuna e nel prato osservano attoniti e ancora increduli i quattro feretri allineati e ricoperti di fiori. Sulle bare sono state appoggiate le foto delle vittime e su quella della più giovane, Andrea, la maglia dell’Ostra Calcio in cui militava. E poi il tricolore, perché questo lutto non è solo marchigiano. Lo dimostrano i tanti volontari accorsi da tutta Italia. "Il dolore sta ricevendo conforto da tutto il Paese – ha aggiunto il vescovo – I giovani non hanno perso tempo nel rendersi disponibili. Il dolore sollecita a una vicinanza che mi auguro proseguirà nel tempo. La morte ci ha portato via Andrea, Giuseppe, Diego e Fernando in modo scioccante, ma quando il dolore è condiviso lo si porta con meno fatica. Invito i familiari e tutti noi a mantenere la fiducia in Gesù".

Al termine della cerimonia e sulle note di "Alleluja" di Leonard Cohen l’abbraccio ai familiari delle vittime, le condoglianze e la vicinanza del presidente Acquaroli e del prefetto Pellos che non sono voluti a mancare alla cerimonia insieme ad altri amministratori del territorio colpiti da questa immane tragedia. Sul palco anche Rodolfo Pancotti sindaco di Ostra Vetere con la divisa da volontario della Protezione civile che ha evidenziato: "Le parole sono nutrimento per formare le nostre coscienze. Oggi le nostre coscienze hanno ascoltato queste parole in cui c’è tanta speranza. Il messaggio che mando è per le autorità presenti e a chi ci ascolta da lontano, loro hanno la capacità, la forza e il potere di trasformare questa speranza in realtà concreta. Ora sta a loro". Poi le bare, baciate dal sole, a tratti oscurato dalle nubi, hanno lasciato il campo tra due ali di folla e quattro scroscianti e lunghi applausi.