Padre e figlio in manette: in casa refurtiva di ogni tipo

Sono finiti in manette, padre e figlio di 50 e 19 anni, moldavi. I carabinieri del Norm di Osimo li hanno intercettati in città l’altro ieri sera perché hanno riconosciuto la targa dell’auto su cui viaggiavano. Le indagini dei militari del comando osimano erano partite settimane fa infatti dal furto di due auto denunciato proprio a Osimo. Li hanno fermati a Bellocchi di Fano, a casa loro, un’abitazione di campagna. Nei pressi della loro abitazione avevano un parco mezzi abbastanza ampio, tanto che riuscivano a scambiare targhe per rendere i mezzi meno rintracciabili. In quei veicoli infatti i carabinieri, coordinati dal tenente colonnello Luigi Ciccarelli, hanno rinvenuto più di 30 targhe e refurtiva di ogni genere, da attrezzi di giardinaggio a caschi e attrezzatura per moto, capi di abbigliamento, tutto posto sotto sequestro.

Un coacervo di materiali anche costosi non di loro proprietà. Sarebbe tutto provento di furto, non solo in appartamenti ma forse anche in negozi considerato che diversi capi di abbigliamento erano perfettamente imballati. Gli accertamenti sono in corso per capire da dove proviene tutto quel materiale, probabilmente da furti commessi in tutte le Marche e nella bassa Romagna. Nei loro confronti pende oggi la doppia accusa di ricettazione e riciclaggio. Si trovano entrambi in stato di fermo e sono stati portati nel carcere di Villa Fastiggi a Pesaro. Non hanno precedenti i due ed è da accertare se si dedicassero anche ai furti di quei veicoli. Tante sono le segnalazioni e le denunce pervenute al comando su cui si stanno concentrando, appunto, le indagini.

Segnalati anche due tentativi di raggiro telefonico da parte di esperti malviventi che si fingono amici del figlio della vittima, in questo caso anziani loretani, e cercano di estorcere soldi per un fantomatico telefono rotto. Le indagini sono appena partite per risalire ai truffatori.

Silvia Santini