"Lavori fermi da diverso tempo al PalaGuerrieri con il parquet esposto alle intemperie: cosa sta succedendo?". A incalzare è l’ex sindaco e oggi consigliere di opposizione Roberto Sorci che con tanto di drone ha documentato il cantiere aperto lo scorso anno e predisposto un’interpellanza che sarà discussa al prossimo consiglio comunale. Il termine lavori è stato indicato dall’amministrazione comunale entro marzo prossimo. "La giunta Ghergo – evidenzia Sorci - ha provveduto a incaricare un professionista di Roma per la sistemazione del palasport Guerrieri, scegliendo il ripristino della struttura con il totale cambiamento dei prospetti, invece che abbattere e rifare un nuovo palasport, dichiarando per la scelta la convenienza economica e i tempi di ripristino. Considerato che è trascorso un congruo periodo dalla progettazione e dall’affidamento dei lavori, ma da alcuni mesi stiamo osservando, che il cantiere è praticamente deserto, con lo scheletro di quello che rimane dello storico palas, e lasciato completamente esposto alle intemperie. Se non ricordo male, tra l’altro il progetto andato in appalto, non prevedeva neanche il rifacimento del parquet, che da tempo risulta esposto alle intemperie con l’aggiunta di essere stato, anche se ‘protetto da una pseudo copertura’, sottoposto al passaggio dei mezzi che smontavano il tetto di copertura".
Di qui le domande al sindaco: "Per quale motivo i lavori sono in questo stato? Il nuovo profilo della copertura è progettato, oltre per rispondere al carico di neve come imposto dalla norma, per l’eventuale carico di una successiva installazione di pannelli fotovoltaici?". Ma anche: "E’ vero che nel corso del lavoro sono emerse criticità non valutate in sede di progettazione (sottoservizi, ecc.)?".
Sorci chiede poi se sia "in corso una variante in opera per il rifacimento completo dei pilastri, che di fatto aumenterebbe notevolmente i costi e prolungherebbe i tempi". "In tal caso – incalza - tanto valeva abbattere lo storico palasport e procedere con un nuovo fabbricato. Anche se, personalmente io sostenevo e sostengo, che era più opportuno ristrutturare il manufatto senza fare modifica del profilo, inserendo la copertura fino a terra che oltre a proteggere i pilastri, avrebbe potuto consentire l’inserimento di tribune retraibili, come si era ipotizzato in passato". Per l’ex sindaco che chiede di fare chiarezza sui costi che sarebbero cresciuti, "i soldi risparmiati rispetto a quello che spenderemo ora, potevano essere utilizzati per tutti i miglioramenti, compresa la bonifica acustica e il riscaldamento a pavimento".
Sara Ferreri