"Palazzo del Popolo è vulnerabile: il personale che ci lavora è sicuro?"

Il consigliere Tombolini: "Non ha la certificazione necessaria. L’amministrazione comunale non ha una sede alternativa, questo è molto grave". Anche Palazzo degli anziani ha avuto problemi a un solaio

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di Pierfrancesco Curzi

"La sede di Palazzo del Popolo non è in grado di sopportare scosse potenti e non ha la documentazione necessaria per essere considerato sicuro. Perché l’amministrazione non ha un edificio alternativo per proseguire l’attività corrente in caso di inagibilità conclamata legata a crolli e lesioni irreversibili? E perché non è stata garantita la sicurezza del personale che ci lavora dentro?". I dubbi sollevati dai consiglieri di opposizione hanno alimentato la discussione consiliare sul fronte del sisma. Sul primo tema, quello della mancanza dei requisiti di agibilità della sede comunale, lo stesso Stefano Tombolini ha proposto l’adozione del cosiddetto ‘Fascicolo del fabbricato’, un documento necessario per attestare le caratteristiche di ogni singolo edificio. L’Ordine del giorno presentato da Tombolini è stato bocciato dalla maggioranza, ma lo stesso consigliere su un punto ha insistito: "In caso di palazzo comunale inagibile a seguito del sisma la macchina amministrativa si sarebbe fermata non sussistendo una sede alternativa dove proseguire l’attività di governo e questo è molto grave – spiega Tombolini –. Peggio sarebbe stato se le scosse avessero provocato crolli e messo a rischio l’incolumità delle migliaia tra dipendenti e cittadini che ogni giorno frequentano il palazzo di largo XXIV Maggio. A tutto questo l’amministrazione non ha pensato". Per non parlare dell’altra sede comunale, ossia Palazzo degli Anziani, in particolare il solaio della sala consiliare, insicura e già protagonista di un drammatico cedimento che ha reso off limits l’attività in quella sala per anni. Ora, dopo le scosse di una settimana fa, le sedute consiliari sono tornate alla Mole e i lavori di ripristino saranno lunghi e complessi. Lo scorso 9 novembre, meno di un’ora dopo le scosse più violente, i dipendenti in servizio a Palazzo del Popolo sono stati fatti entrare: "È stata sufficiente una verifica speditiva effettuata non da assessori a caso, ma da Paolo Manarini che è un ingegnere di professione che ha verificato le eventuali conseguenze e dato il via libera" ha detto la sindaca Mancinelli. Dura la replica di Berardinelli: "Lì dentro ci lavorano almeno 300 dipendenti, Manarini è un politico non un tecnico, ci voleva un funzionario ‘terzo’. Lì è stata fatta una verifica empirica". Ufficialmente gli unici quattro edifici pubblici da considerare ‘sicuri’ al 100% in città sono altrettanti impianti sportivi: il PalaIndoor, il PalaRossini, il PalaBrasili a Collemarino e la palestra delle scuole Falcone al Q2.