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Paolo Paladini lascia tre bambini. Il dolore della comunità di Fabriano

Paolo Paladini, papà di tre figli

Paolo Paladini, papà di tre figli

Fabriano (Ancona), 26 giugno 2019 - Pizzaiolo, motociclista, attivista del Palio a Fabriano, ma soprattutto «una persona splendida per la sua generosità e il sorriso sempre stampato in volto». La comunità fabrianese stenta a credere alla tragedia che ha minato la vita di Paolo Paladinipapà di tre figli, portandosi via un uomo forte e di grande empatia. «Andavamo a scuola insieme alle superiori: da allora non l’ho mai visto arrabbiato o anche solo corrucciato, ma sempre sorridente e positivo», racconta visibilmente emozionato Vincenzo Cutroneo, uno degli amici storici di una figura davvero poliedrica. C’è chi lo ricorda nelle vesti di operatore del locale cittadino ‘Pizza no stop’ dove in passato ha anche effettuato consegne a domicilio come rider, chi per la sua grande passione per le moto. «Dove c’era lui, c’era il sorriso», racconta la cognata operatrice di ‘Pizza no stop’, dove ieri amici ed ex colleghi erano affranti. 

«E’ una notizia davvero triste che ci ha gettato nello sconforto», le prime parole di Giampietro Camardo, priore della Pisana, ovvero la Porta del Palio di San Giovanni con cui l’uomo ha collaborato in particolare in qualità di atleta dei giochi popolari nel tiro alla fune, anche nella gara della scorsa settimana. Due ore prima del suo decesso proprio la Pisana si era aggiudicata lunedì sera la Sfida del Maglio, l’evento più atteso della kermesse medievale, ma il cinico destino ha voluto che Paolo non potesse riabbracciare i compagni di squadra e complimentarsi di persona per la vittoria.

Lo chiamavano bodyguard per la stazza imponente, ma dietro quel fisico così compatto si nascondeva un cuore grande. «Era stato proprio Paolo – racconta un altro amico, Paolo Lippera – a sollecitarmi qualche giorno fa per organizzare una cena insieme ai compagni di avventura con i quali tre anni fa ci eravamo diplomati come periti informatici seguendo una scuola serale. Lui, con il suo carattere sempre solare e disponibile ad aiutare tutti, era l’anima di quel bellissimo gruppo: mi viene il magone a pensare che il fato si sia portato via Paolo in questo modo, senza nemmeno dargli la possibilità di regalarci la sua contagiosa allegria nella conviviale in fase di preparazione». 

Commozione e tanto dolore anche da parte dei colleghi della Renovo, l’impresa fabrianese specializzata in trasporti ed operazioni di carico e scarico, in cui Paolo lavorava da alcuni anni, riuscendo subito a conquistare la fiducia dei responsabili e dei colleghi. «Nella vita di tutti i giorni era spensierato e coinvolgente, ma sul lavoro è sempre stato professionale e competente», il commento di chi ha operato al suo fianco e stamattina avrebbe tanto voluto sentire dalla sua voce racconti ed emozioni del viaggio nell’isola tirrenica.

a.d.m.