MARINA VERDENELLI
Cronaca

Paralizzato dopo un incidente. Motociclista individuato confessa. Ma ora sta combattendo in Ucraina

Condannato un 35enne che a settembre del 2021 provocò il grave ferimento di un romeno a Monte Roberto

Condannato un 35enne che a settembre del 2021 provocò il grave ferimento di un romeno a Monte Roberto

Condannato un 35enne che a settembre del 2021 provocò il grave ferimento di un romeno a Monte Roberto

Rimane paralizzato dopo un incidente stradale dove chi lo aveva mandato fuori strada non si era fermato a prestargli soccorso ma aveva tirato dritto per la sua strada. A sette mesi dall’incidente, che ha costretto un 29enne a vivere per sempre sulla sedia a rotelle, la vittima ha ricevuto una lettera anonima dove chi scriveva si era presentata come una donna e lo informava che a causare il sinistro stradale era stato un 35enne di nazionalità ucraina. Il 29enne ha sporto denuncia e i carabinieri hanno rintracciato il motociclista, residente a Jesi, che è finito a processo per lesioni stradali gravissime e fuga. L’imputato, che nel frattempo è diventato un soldato che ha combattuto per il suo paese dopo lo scoppio della guerra in Ucraina (febbraio 2022), stando alle accuse ha ammesso i fatti e ieri è stato condannato a otto mesi di reclusione in abbreviato, dalla giudice Maria Elena Cola, più al pagamento di una provvisionale di 10mila euro come risarcimento danni al 29enne in attesa che si quantifichi un risarcimento in una eventuale causa civile. La condanna è stata solo per le lesioni gravissime, assolto per la fuga. Il romeno era parte civile con l’avvocato Andrea Nobili. Il 35enne, difeso dall’avvocato Francesca Petruzzo, si sarebbe accorto di essere rimasto coinvolto nell’incidente solo dopo molti mesi e si sarebbe presentato dai carabinieri in concomitanza alla lettera anonima. Il sinistro stradale era avvenuto il 30 settembre del 2021, a Monte Roberto, di notte. In sella ad una moto Suzuki, mentre percorreva via Coste, l’ucraino avrebbe perso il controllo del mezzo a causa dell’alta velocità (contestava la Procura), accelerando in prossimità di una curva. Dopo aver invaso l’opposta corsia di marcia avrebbe urtato leggermente lo scooter guidato dal 29enne, un romeno residente a Castelbellino, che è finito in un fosso dove ha perso i sensi e dove è stato poi soccorso dai sanitari dopo molte ore. La diagnosi per quell’incidente è stata catastrofica per il romeno: paralizzato dalla vita in giù, una malattia insanabile.

La lettera è arrivata il 12 aprile del 2022. Stando all’ucraino, che è rimasto anche ferito in guerra e ora è in convalescenza, lui non si sarebbe accorto dello scooter finito fuori strada. Nei mesi successivi aveva sentito parlare dell’incidente e avrebbe conosciuto anche la vittima perché in passato avevano lavorato insieme per una ditta edile. Gli è venuto lo scrupolo che quella moto poteva essere lui. Dall’indagine dei carabinieri, sulla carrozzeria del mezzo e sul cellulare dell’imputato, le cui celle lo individuavano nel luogo dell’incidente, si è avuta la certezza. Sul ferito erano stati fatti accertamenti per controllare se si era messo alla guida in stato di ebrezza ed era risultato positivo all’alcoltest.