Parco del Conero, i droni contro gli incendi. Saranno utilizzati per agevolare gli avvistamenti

Il presidente dell’Ente,. Luigi Conte: "Un progetto. che segna un passo in avanti. per la prevenzione".

Parco del Conero, i droni contro gli incendi. Saranno utilizzati per agevolare gli avvistamenti

Il presidente dell’Ente,. Luigi Conte: "Un progetto. che segna un passo in avanti. per la prevenzione".

I droni sentinelle contro gli incendi boschivi nel Parco del Conero non disturbano il Falco Pellegrino. La Direzione Protezione Civile e Sicurezza del Territorio della Regione in sinergia con l’Ente Parco Regionale del Conero, ha avviato un’attività sperimentale di avvistamento incendi con utilizzo di Droni a supporto delle squadre antincendio di pronto intervento (Nos) e di avvistamento mobili operative all’interno dei 6mila ettari dell’area protetta. L’Ente parco ha per questo rilasciato l’autorizzazione al sorvolo in aree boscate del Monte Conero appartenenti a siti di interesse comunitario della Rete Natura 2000. L’attività di avvistamento incendi con droni viene svolta nel rispetto di tutte le norme di tutela che regolano le attività di sorvolo all’interno del Parco. In particolare, sono state escluse possibili interferenze negative sulle specie di interesse comunitario di Falco Pellegrino nidificante sulla falesia del Conero e del Succiacapre, uccello notturno. L’organizzazione di volontariato impegnata nell’attività è il Nucleo Operativo Aereo (Noa Odv), specializzata nell’utilizzo dei droni. L’organizzazione e i volontari impiegati operano dietro attivazione della Direzione Protezione Civile e Sicurezza del Territorio della Regione e in diretto contatto con la Sala Operativa Unificata Permanente regionale. Il drone utilizzato è del tipo M30T, dotato di termocamera ad alta risoluzione, zoom 200x, puntatore laser e software progettati per la ricerca di incendi.

È molto importante poter individuare fonti di calore anomale ancora prima che diventino incendi. Una volta individuata l’anomalia termica il pilota effettua una verifica con zoom trasmettendo le immagini in tempo reale e le coordinate alla sala operativa. Da lì poi parte tutta la procedura di pronto intervento coinvolgendo le autorità preposte e l’Ente parco.

"Si tratta di un progetto per ora sperimentale che segna un deciso passo avanti nella prevenzione degli incendi - sottolinea presidente del Parco, Luigi Conte -. La tutela e la conservazione di quest’area protetta sono la nostra priorità". Inoltre, spiega Conte "la collaborazione con la Regione e il prezioso contributo di volontari qualificati ci consentono di utilizzare strumenti d’avanguardia per proseguire l’attività di tutela del territorio dagli incendi che deve passare, tuttavia, per il senso civico e di responsabilità di tutti i fruitori del Parco a rispettare le norme e i divieti e a non porre in essere comportamenti che possano provocare inneschi anche accidentali".