MARINA VERDENELLI
Cronaca

Parco di Villa Beer abbandonato. L’assessore chiama la contestatrice: "Lo incontro, per ora non mi incateno"

La sua protesta era prevista per questa mattina, ma Chiara Cuccaroni sospende tutto e va in Comune "Lo considero come un buon segnale, voglio capire se ci sono dei margini per il recupero dell’area".

La sua protesta era prevista per questa mattina, ma Chiara Cuccaroni sospende tutto e va in Comune "Lo considero come un buon segnale, voglio capire se ci sono dei margini per il recupero dell’area".

La sua protesta era prevista per questa mattina, ma Chiara Cuccaroni sospende tutto e va in Comune "Lo considero come un buon segnale, voglio capire se ci sono dei margini per il recupero dell’area".

Il Comune telefona a Chiara Cuccaroni, l’attivista ambientalista che questa mattina era pronta ad incatenarsi al cancello del parco pubblico Villa Beer, alle Grazie. La vuole incontrare l’assessore al Verde Daniele Berardinelli. La telefonata è stata fatta da lui per incontrarla oggi pomeriggio, alle 15.30. "L’ho invitata nel mio ufficio – conferma Berardinelli – mi è sembrata una persona molto ragionevole. Villa Beer, come tutti i parchi della città, hanno interventi programmati e cerchiamo di fare tutto. La situazione lì è particolarmente problematica perché ci sono tantissimi lavori da fare dopo il terremoto del 2016. L’immobile non è accessibile, c’è un problema strutturale, lo diciamo da anni. Per il suo recupero si era pensato anche di farci aule studio per gli studenti universitari visto che l’Università non è molto lontana". All’interno c’è anche una biblioteca con la presenza di molti libri che nel tempo sono stati donati al Comune.

"Il discorso dei giochi – continua l’assessore – è a parte perché va inserito nell’iter di tutti i parchi dove ci sono da cambiare o mettere giochi nuovi. Non è semplice metterli se prima sono stati programmati in altre zone". Berardinelli chiarisce che al suo assessorato non sono mai arrivate richieste scritte da parte della cittadina che si voleva incatenare. Per lo più sarebbero state telefonate fatte al Comune. L’iniziativa pensata da Cuccaroni però è servita per aprire un confronto e trovare una strada che porti ad una riqualificazione del parco che si trova in un quartiere molto ricco di famiglie e frequentato dallo stesso assessore. "L’assessore mi ha contattata – dice Cuccaroni – lo vedo come un buon segnale e per questo la mia protesta al momento è sospesa. Andrò volentieri all’incontro per capire se ci sono dei margini per il recupero dell’area. Spero si possa fare qualcosa ad iniziare proprio dal verde".

Questa mattina dunque non ci sarà più nessun incatenamento davanti all’ingresso del parco. Il meteo mette pioggia e per parlare con la cittadina l’assessore ha fissato un appuntamento al chiuso. La protesta sarebbe dovuta iniziare alla 10.30, all’ingresso che si trova su via Colleverde ed era stata informata anche la questura. "Quello non è più un parco pubblico, è un’area abbandonata dove non ci sono i giochi per far giocare i bambini se non due misere altalene e anche nascoste – aveva detto Cuccaroni nell’articolo uscito ieri sul Carlino – E’ terra di cinghiali e sbandati. Io mi incatenerò all’ingresso del parco finché non arriverà qualcuno del Comune a parlare con me e a garantire un intervento in quell’area". Ci sarebbe rimasta ad oltranza fino all’arrivo del sindaco Daniele Silvetti, degli assessori Daniele Berardinelli (ha la delega al Verde) e Angelo Eliantonio (ha la delega al Patrimonio e Urbanistica) per chiedere loro un confronto e interventi concreti. Oggi lo farà intanto con Berardinelli.