Parrucchieri e estetiste, nelle Marche possibile riapertura il 18 maggio

Il presidente Ceriscioli accetta di uniformarsi alle altre regioni d'Italia. Venerdì la simulazione in due negozi. Ecco il decalogo anti Covid da rispettare

Il grido d'allarme dei parrucchieri: "Fateci riaprire" (Crocchioni)

Il grido d'allarme dei parrucchieri: "Fateci riaprire" (Crocchioni)

Ancona, 5 maggio 2020 – Rinviata la simulazione del nuovo lavoro in modalità anti Covid per parrucchieri, barbieri ed estetiste anche la riapertura delle relative attività potrebbe slittare al 18 maggio.

Si terrà venerdì nel capoluogo dorico, alla presenza delle autorità sanitarie e delle associazioni di categoria la prova per verificare il protocollo operativo studiato per una riapertura anticipata rispetto a quanto annunciato dal premier Conte (primo giugno). I dipendenti nei negozi prescelti per la sperimentazione si fingeranno clienti così da verificare la piena possibilità di applicazione del protocollo.

Lo slittamento al 18 invece del 14 che era stato preannunciato, sarebbe causato dall’intenzione di attuare decisioni uniformi con le altre regioni. Il presidente Luca Ceriscioli sta portando avanti il dialogo con il Ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia così da mettere in campo misure uniformi. Ripartita oggi, con un giorno di ritardi rispetto a quanto inizialmente previsto l’attività di toelettatura di animali, decisione presa perché “potrebbero insorgere anche problemi di carattere igienico – sanitario perché dette operazioni non possono essere effettuate dai proprietari”.

La giunta Ceriscioli, dopo un serrato confronto con le associazioni di categoria seguito dall’assessore regionale Manuela Bora, ha definito un protocollo, una sorta di decalogo che anticipa la riapertura per estetiste, parrucchieri e barbieri e stabilisce nei dettagli le regole da rispettare e far rispettare ai clienti. Si potrà servire i clienti, rigorosamente su appuntamento e anche in orari serali e nei giorni festivi: l’orario è stato fissato dalle 8 alle 21.30

Saranno vietate anche le attese fuori dal negozio e con l’obbligo di mascherina per cliente (prevista la dotazione di mascherine cortesia all’ingresso del negozio) e estetista o parrucchiere.

Obbligo di camici monouso o assimilabili, ma anche di pannelli in plexiglass con apertura nel caso di trattamenti estetici che non consentono il distanziamento. E poi ancora igienizzazione dei locali e degli arredi, lavaggio giornaliero degli indumenti e teli ad alta temperatura (60-90 gradi) con prodotti igienizzanti.

Non ci sarà l’obbligo di misurazione della temperatura all’ingresso, ma la raccomandazione da fare al telefono ai clienti di rinunciare in caso di febbre o di sintomi influenzali. Per le estetiste tra un appuntamento e un altro dovranno esserci almeno 20 minuti per permettere la sanificazione e ventilazione dell’ambiente e degli strumenti.